Fabio Turchi nasce a Firenze il 24 Luglio 1993, Soprannominato "The Stone Crusher", esordisce nel professionismo il 31 ottobre 2015. Figura nei primi 30 migliori pesimassimi-leggeri del mondo. Ha conquistato il titolo italiano dei pesi Cruiser e il titolo internazionale silver WBC. Ha difeso il titolo internazionale silver WBC per ben due volte, sempre con successo.
Lei è stato assolto dal tribunale nazionale antidoping per uso di sostanze dopanti. E' stata la fine di un incubo?
E' stato un vero e proprio calvario anche perché, almeno inizialmente, era veramente difficile dimostrare la mia non colpevolezza. Un momento difficile, ma ho avuto al fianco la mia famiglia. Un ringraziamento molto sentito ai miei tifosi. Nonostante tutto, dentro di me ho sempre avuto la coscienza pulita, ero tranquillo, non avevo timore nella mia anima, ha paura solo chi commette degli illeciti. Ho sempre ottenuto le mie vittorie con allenamento e sacrificio. Il doping fa schifo! Invito tutti a realizzare le proprie vittorie in maniera naturale e mai artificiale.
Parliamo del suo prossimo incontro sportivo in Australia, sabato 1 aprile, per il titolo mondiale cruiser IBO.
Sono molto felice ed emozionato di poter tornare sul ring in Australia. Contro un prestigioso avversario come Floyd Masson, un pugile professionista neozelandese e australiano. Masson è, attualmente, il campione nazionale australiano dei pesi cruiser ANFB. Un match veramente avvincente e difficile e io farò di tutto per tornare in Italia da campione del mondo.
Parliamo di politica: un appello al presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
La boxe è una disciplina che meriterebbe più spazio. Ha salvato molti ragazzi dalla strada, ti forma prima come uomo e poi come atleta. Sarebbe molto bello farla conoscere nelle scuole come strumento educativo. Per insegnare ad aprire la mente, creare amicizia, canalizzando la forza della rabbia. Ovviamente con persone qualificate che sappiano educare. È uno sport d'integrazione, tra molteplici etnie. Infine, istituire un fondo sociale sportivo per permettere a ragazzi svantaggiati, aiutando le famiglie, che non possono permettersi la retta, di poter usufruire dei corsi sportivi in strutture ad hoc.
Consigli ai giovani per diventare un pugile professionista?
Sicuramente è molto importante avere costanza e passione. Bisogna fare delle rinunce, non si ha molto tempo libero, gli amici vanno a divertirsi la sera, mentre da atleta si va a dormire presto perché il giorno si ha un allenamento o un incontro. Fondamentale diventare uomini con valori e, quindi, rispetto per i tuoi maestri, per gli avversari, per chi lavora dietro le quinte per te, per il pubblico e gli arbitri. Sono molto utili le critiche costruttive, mai montarsi la testa. Non smettere mai di credere in quello che si fa per emergere in questo difficilissimo sport.
Il suo più grande rimpianto?
Ho vinto molti titoli, ma pretendo molto dal mio percorso sportivo, non mi accontento mai. Un rimpianto? Mi dispiace non aver partecipato alle olimpiadi dei grandi. Ho disputato nel 2010 la prima edizione giovanile dove ho vinto una medaglia d' argento. Magari in un' altra vita mi toglierò anche questa soddisfazione. Confido di portare il titolo mondiale Ibo cruiser in Italia.
Il suo legame speciale con Firenze e la Toscana ?
Non è un mistero che la nostra sia una terra stupenda! Ho visto moltissime città italiane che mi sono piaciute tantissimo, ho girato il mondo, ma credo che nessuna possa reggere il confronto con Firenze. È una città così piena di arte, di storia. Come si fa a non amarla?, e poi si gira tranquillamente a piedi, è a misura d'uomo! La gente è fantastica, altruista e solare. Ho sempre amato lo spirito combattivo che lega la città alla tradizione del calcio storico fiorentino. Invito tutte le persone a visitare la mia città Firenze e la Toscana. Il ricordo di Lucca? Il vero spettacolo si gode sulla torre Guinigi dall'alto dei suoi 45 metri, dove lo sguardo spazia sul centro storico, racchiuso tra le mura lunghe cinque chilometri. Il mare della Versilia, che offre una serie di vantaggi perché particolarmente calmo, ideale, per svolgere attività quali il windsurf e altri sport acquatici.