Lucca è una delle città candidate a divenire capitale italiana della Cultura 2026. Tra le ragioni di tale ambiziosa corsa - vero fiore all'occhiello della città - vi è la rassegna Lucca Comics and Games. Purtroppo tale manifestazione reca con sé inevitabili disagi per la cittadinanza, ai quali siamo tutti pronti a fare fronte nel nome di una comune partecipazione.
Ciò che - in qualità di cittadini e contribuenti - non siamo però disposti ad accettare, è qualsiasi deriva di inciviltà che avvilisca l'intero tessuto urbano, evenienza questa certamente evitabile.
Se consideriamo come primaria forma di cultura, l'educazione civica e il rispetto reciproco, fondamenti su cui la cultura e lo sviluppo stessi poggiano fin dai tempi della Repubblica Romana, passando per l'Umanesimo rinascimentale, allora Lucca, in questi giorni, dimostra di non essere all'altezza di una candidatura a capitale italiana della cultura.
Ci stiamo riferendo al disagio legato alla circolazione urbana e all'assalto selvaggio alle soste auto nelle zone limitrofe al centro. Aspetto marginale? Affatto.
Sebbene la maggioranza degli avventori ai Comics mantengano un educato e rispettoso comportamento, una comunque generosa quantità di persone ha mancato di civiltà nella ricerca di un parcheggio che fosse vicino e comodo. Nel totale disinteresse e rispetto dei residenti della prima periferia che si sono trovati invasi da migliaia di autovetture che hanno reso del tutto impossibile il quotidiano svolgimento delle rispettive attività.
Non solo, potremmo dire che i residenti interessati risultano ad oggi letteralmente prigionieri, per cinque giorni, di una manifestazione che purtroppo, in tale situazione, non può essere fruita e apprezzata in nessun modo.
La questione si fa di rilevanza emergenziale considerando la mole di anziani e disabili presenti nei territori interessati. Partiamo dal presupposto che nelle località interessate ( San Concordio, Arancio, San Marco, Sant'Anna) il numero di macchine poste in zone di accesso alle proprietà costituisce un reale impedimento all'arrivo di ambulanze e mezzi di soccorso.
È fondamentale notare che i primi parcheggi che sono stati occupati dagli avventori, sono stati proprio quelli destinati ai diversamente abili. Ciò, in ultima battuta, è già di per sé inaccettabile, figuriamoci in un periodo in cui la necessità di un posteggio sicuro sotto la propria abitazione, per un portatore di handicap, diviene basilare. Auto sui marciapiedi, sulle aiuole, sulla segnaletica stradale, in prossimità di semafori e stop; davanti alle porte, all'interno di zone destinate a scuole, bus, mezzi sanitari. E soprattutto, all'interno di proprietà private, con tanto di spostamento deliberato di catene, panettoni, pali.
Questo affresco non mira però alla oramai ovvia e scontata maleducazione e tracotanza delle persone, pigre e irrispettose, ma si presenta come una dura presa di posizione nei confronti dell'amministrazione pubblica, che ad oggi si è dimostrata totalmente incompetente nella gestione dell'evento.
I Lucca Comics and Games sono diventati troppo invasivi per una città che potrebbe certamente reggerli, ma non con gli attuali strumenti e con tale latitanza di capacità organizzative.
La logica causa di tale invasione di parcheggi e di tale mole di disagi nella viabilità è dovuta in prima istanza alla mancanza di infrastrutture dedicate di adeguata misura e logistica. Non ci sono aree parcheggi sufficienti e non esiste un piano di modifica alla circolazione stradale valido per sostenere l'arrivo di trecentomila persone.
In conclusione, poniamo all'attenzione la totale apatia e immobilità delle autorità competenti, nella fattispecie la polizia municipale, che - a richiesta di aiuto da parte della cittadinanza coinvolta - si limita a rispondere frasi di circostanza quali "sono solo cinque giorni, dopo tutto tornerà normale". Un comportamento passivo e indifferente che non solo non è di aiuto, ma diventa nocivo e dannosissimo per tutto il tessuto sociale cittadino.