Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa segnalazione-denuncia sull'operato di un ente pubblico, il consorzio del Bientina - ma da chi è diretto e chi ci lavora? - inviataci da un ambientalista che ha sempre difeso il territorio:
Conosciamo quanto la siccità stia creando seri problemi a tutta la nazione.
Sappiamo anche che nella nostra Piana oltre ai rischi legati all'agricoltura si sommano quelli della falda, già fortemente stressata dai copiosi prelievi delle cartiere e degli acquedotti.
L'abbassamento fino ai 3 metri sotto il piano di campagna, e siamo solo all'inizi dell'estate, ha fatto si che si superasse il livello di rischio fissato dalla commissione Grandi Rischi.
Ebbene la stessa commissione aveva indicato come uno dei rimedi importanti per “ ipascere la falda“ quello di immettere acqua in tutte le canalette della piana.
Il Consorzio del Bientina è l'ente che sarebbe deputato a ripulire le canalette e ad immettervi l'acqua che proviene, almeno per ora, dal nostro fiume Serchio. L'immagine che inviamo credo sia più eloquente di molte parole, di come questo inutile ente, almeno a tal scopo, disattenda i propri doveri e anche le più elementari motivazioni che lo spingono a tassarci.
Veri e propri arbusti vegetano nel fossato, ostruendolo completamente, e siamo a Paganico, nella zona più a rischio subsidenza e crepacciamenti della Piana, in quanto contigua all'acquedotto e prossima ai prelievi delle cartiere.
Il presidente Ridolfi, ormai padrone incontrastato delle acque dall'ex lago del Bientina al litorale, sarebbe bene che ogni tanto ricordasse che il suo interminabile regno è nato a Capannori, e qui potrebbe aver termine, se la gente stanca di esser tartassata, continua ad essere bisfrattata.
Una volta c'era la commissione subsidenza a controllare e denunciare il mal servizio, ma evidentemente dava fastidio ed é stata cancellata, a chi tocca ora intervenire?