Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera del dottor Nicola Elia Alvaro in merito alla trattativa Scali dove molti giornali hanno riportato il proprio coinvolgimento:
"Cari tifosi,
visto anche alcuni commenti sui social network contro l'attuale compagine societaria mi sento in dovere di scrivere questa lettera riassumendo brevemente i punti cardine delle trattativa della cordata australiana.
A Febbraio contattai Bruno Russo chiedendo se ci fosse la possibilità di rilevare il 100% delle quote societarie, avendo ricevuto l'ok dalla famiglia Scali per acquisire il club.
Il progetto comprendeva lo sviluppo del settore giovanile ritenuto essenziale, la formazione di un board all'avanguardia, lo scouting internazionale, la brandizzazione del marchio nel mondo, lo sviluppo della comunicazione e dei social media, connessioni con i più importanti club nazionali e internazionali, in poche parole rendere il club un modello vincente in ogni settore.
Pertanto, dopo aver stabilito nella metà di Febbraio con Russo il primo incontro nel noto ristorante Buca San Giovanni di Firenze, da tale giorno iniziava un lavoro incessante tra i tanti professionisti coinvolti, dovuta allo studio della documentazione inerente al futuro nuovo stadio, all'accademy, al calcio femminile, allo stadio Saltocchio ed alla situazione debitoria societaria.
Le problematiche riconosciute in questi mesi e gli accordi pretesi da Nicky Scali, sono stati tutti esauditi grazie alla disponibilità e serietà degli attuali soci, che ad ogni richiesta hanno risposto con i fatti.
Dopo aver risolto tutti gli aspetti propedeutici e preliminari , l'ultimo step, il più importante, stata l'analisi della situazione debitoria, che in caso avesse rispettato i numeri stabiliti nel contratto preliminare condiviso e approvato tra le parti, avrebbe portato alla firma.
Per questo, nel mese di Giugno è stato incaricato uno studio di professionisti che lavorando giorno e notte, visto che le trattative ormai proseguivano da diversi mesi e vi era la necessità di chiudere il cerchio entro pochi giorni, sono riusciti a concludere ogni valutazione in tempi strettissimi.
Finalmente, pertanto, anche la due diligence dava l'esito sperato certificando che l'ammontare tra il debito e il prezzo di vendita del club rientrava nei parametri ritenuti validi all'acquisto da parte di Scali.
Per tanto la firma era data per scontata, non essendoci alcun motivo valido degno di ripensamento.
Ma come tutti sappiamo, incredibilmente questa firma non è arrivata ed io e parte dei professionisti coinvolti che in quel momento stavamo già brindando la chiusura dell'accordo che avrebbe sancito il via all'importante progetto, apprendiamo esterrefatti tale decisione solamente da Internet, appurando che per Nicky Scali "il clima Geopolitico nel territorio Asia Pacifico" verificato solo il giorno della firma, ha vanificato cinque mesi di duro lavoro e soprattutto, disonorando tutti gli accordi che, sebbene verbali, avrebbero dovuto essere rispettati perché tra i gentiluomini ed a casa mia una stretta di mano ha lo stesso valore di una firma su un foglio di carta.
Colgo l'occasione, avendo letto alcuni critiche sui social inerenti all'operato degli attuali soci, per sottolineare che niente, niente, nel comportamento del potenziale acquirente, ne verbalmente ne per facta concludentia , poteva lasciare intendere che, in caso di esito positivo della due diligence e di altri parametri, non si sarebbe arrivati alla firma.
Concludo per chiarire un aspetto per me fondamentale. Questa settimane è circolata la voce ed anche pubblicata su alcuni articoli web e stampa, che sarei stato il CEO della nuova proprietà guidata da Scali.
In effetti, quest'ultimo mi aveva offerto di ricoprire questo ruolo dopo che, in questi mesi, ha potuto constare la totale dedizione e serietà con la quale mi sono prodigato al progetto e valutato, le mie competenze, ritenute dallo stesso "all'altezza di una società così importante." Ovviamente accettai di buon grado, essendo onorato di ricoprire tale ruolo che mi avrebbe permesso di lavorare per un club tanto prestigioso e da me stimato. Pertanto, mi dissocio e stigmatizzo la decisione e il modus operandi di Scali lontano dai miei principi e dal mio modo di agire.
Concludo dicendo che, seppur l'esito non è stato quello auspicato, per me è stato un onore aver preso parte alle trattative perché mi ha permesso intanto di conoscere Lucca per me una delle città più belle d'Italia ed in secondo luogo relazionarmi con persone valide professionalmente e umanamente.
Voglio ringraziare tutti i soggetti coinvolti compreso il direttore sportivo da me e da Scali scelto, credendo in questo progetto ha rifiutato offerte di due importanti club trovandosi ad oggi disoccupato.
Ringrazio Bruno Russo, il quale si è dimostrato innamorato di questi colori dando fiducia al progetto ed a Scali.
Colgo l'occasione per ringraziare Vichi, Deoma e Santoro per aver gioito e avallato l'iniziativa alla famiglia calabro/australiana che aveva, su carta, il potenziale per offrire un futuro roseo e vincente al club.
So bene che la strada adesso sarà tutta in salita visto il poco tempo per costruire una squadra competitiva, ma son sicuro che ci riuscirete (clima Geopolitico in Asia Pacifico permettendo).
Porgo il mio sincero augurio alla meravigliosa tifoseria, al club e alla città, di vedere presto questi colori brillare tra i grandi.
Forza Lucca, forza Lucchese !!!"