Mi chiamo Mauro Moriconi e sono un artista di arte contemporanea lucchese. Vorrei segnalarvi che alcune mie opere, della serie "Tondi", sono presenti in due luoghi cruciali della terra in questo periodo storico, sfidando regimi dittatoriali e la guerra.
Questo è stato possibile grazie a rapporti di collaborazione instaurati con persone del luogo.
La difficoltà di collocare le opere, e la pericolosità estrema di questa azione nei contesti in cui sarebbe dovuta avvenire, ha reso estremamente sfidante la richiesta nei confronti di sconosciuti di partecipare alla iniziativa.
Infatti i missili hanno cercato di distruggere il grande Arco e le esplosioni venivano nei palazzi accanto a quelli con l'installazione. La situazione non era migliore neppure a Teheran, mentre venivano installate le opere in altre piazze non distanti venivano condannati a morte donne e uomini.
La maggior parte dei luoghi prescelti per il posizionamento delle opere è infatti presidiata dalle forze dell'ordine in maniera pesante o, nel caso degli scatti realizzati a Kiev, assai prossima ai siti presi di mira dalle azioni della artiglieria russa. I collaboratori che vi si sono recati e intrattenuti nella ricerca dello scatto perfetto che testimoniasse la loro impresa hanno corso rischi elevati per condurre tale opera di sensibilizzazione attraverso la mia arte.
Ho visto che avete pubblicato artisti stranieri che hanno fatto arte in questi contesti, io credo di essere l'unico italiano a sfidare i conflitti in prima persona.
È stato possibile infatti collocare alcuni lavori nella città di Teheran, ed una in particolare nella famosa Piazza Azadi, sulla torre che svetta al suo centro come simbolo della città. L'Opera nasce dalla fusione di un mio lavoro con il "Bacio" di Klimt, ed esprime un messaggio di libertà unico e bellissimo in un momento in cui il governo inasprisce la attività di repressione delle proteste a livello nazionale. Il Tondo ritrae un uomo e una donna nell'atto di baciarsi. I loro volti non sono oscurati e la donna non indossa il velo - un atto di sfida ancora più esplicito che si riferisce al presunto crimine che ha scatenato in primo luogo le proteste in Iran.
Altre opere sono invece esposte in Ucraina, e popolano luoghi simbolo del paese come l'Arco dell'amicizia dei popoli a Kiev, opera che fu donata a suo tempo dalla Russia all'Ucraina. In questo caso il lavoro collocato sull'arco raffigura un mondo surreale tinteggiato dei colori della bandiera ucraina.
Le mie opere rappresentano ambienti difficilmente collocabili in tempi e luoghi definiti. Gli affioramenti di isole, le desertificazioni, le glaciazioni e le derive dei continenti che s'intravedono verosimilmente in tali panorami accendono l'immaginazione e sollevano inquietanti dubbi sull'origine e, soprattutto, sul destino del nostro mondo. Lo sguardo di chi osserva, al di là di ogni parametro culturale, esperienziale e formativo, filtra e completa di senso opere che raccontano un presente che ha rinunciato ad ogni pretesa di oggettività, ove rappresentare diventa sempre più sinonimo di rivelare.