Riceviamo e pubblichiamo questa lunga lettera-riflessione indirizzata all'ex assessore Francesco Raspini attuale capogruppo dell'opposizione in consiglio comunale, inviataci da un ex geometra del comune di Lucca in risposta ad un articolo apparso qualche tempo fa sulla Gazzetta di Lucca:
Caro Francesco,
sappi che “l’Urbanistica” me l’hanno insegnata negli anni, il Geometra Domenico Sbragia, il Geometra Silvano Ricci, l’Architetto Giovanni Pacini e l’Architetto Mauro Di Bugno, da ognuno di loro ho appreso qualcosa di importante.
Con quest’ultimo però, sono andato d’accordo meno che con gli altri, in quelle contese anch’io ho avuto la mia buona parte di colpa, ma è anche quello che mi fece le aperture che a suo tempo non seppi cogliere.
Una di queste, fu quando mi assegnò sotto il “profilo professionale” una valutazione di 10/10.
Sono contento che pure tu, anche se tardivamente, mi abbia riconosciuto una certa “esperienza nella materia di cui parlo”.
Devo dire che prima di te, l’ex Assessora Serena Mammini, a suo tempo prese atto di una mia certa perizia, poiché riconobbi un paio di “sviste”, nella stesura dell’attuale Piano Strutturale.
Con il buon garbo, che non sempre la contraddistingue, per tale lavoro intese ringraziarmi personalmente. A questo punto, atteso che al sottoscritto non sono mai state fatte contestazioni, da te vorrei conoscere almeno ora, quale sia stato il motivo per il quale, pur conoscendo il mio disagio, mi hai lasciato per tanto tempo a fare un lavoro, che non era il mio e non mi piaceva. Colgo l’occasione per significarti, che prima di te, un altro discusso amministratore, usò simili metodi, il risultato nel complesso non fu vantaggioso per nessuno.
Pubblicamente sostenne tra l’altro, che all’interno degli Uffici ero “stato isolato e emarginato da tutti”, emarginare senza motivo un collega, vuol dire “mobbizzare” quel dipendente, dispiace che questa conosciuta situazione, a suo tempo non sia stata presa in considerazione dal Giudice del Lavoro, in occasione del mio passato ricorso.
Ho sempre saputo, che essere liberi costa qualcosa, lo sono sempre stato, è per questo che oggi non ho rimpianti, a distanza di tanti anni, penso che ne sia valsa la pena.
Per “preparare un tecnico dell’Edilizia Privata”, che riesca a camminare con le proprie gambe, occorrono circa dieci anni, per farne uno come me qualcuno in più.
L’avermi “emarginato e messo da parte”, per l’Amministrazione, considerata la spesa sostenuta per prepararmi, è stato un investimento malamente perduto, in altro tipo di azienda probabilmente non sarebbe accaduto.
Tu nel tuo articolo parli di “vendette incrociate e dossieraggi”, almeno per quanto mi riguarda nulla di tutto questo, semmai la volontà estrinseca di far conoscere il vero, che tu in funzione dell’impiego dovresti apprezzare. Nel giudicare, mi fido ancora della mia “arrugginita competenza”, più che altro non permetto a nessuno di mortificare, senza pagare un prezzo, la mia dignità e la mia onorabilità. Riconosco al Sindaco Mario Pardini, il merito di aver saputo coalizzare gruppi con scuole di pensiero significativamente differenti e poco affini tra loro, ma non mi pento della scelta di aver rinunciato alla candidatura, poiché prima o poi mi sarei trovato in disaccordo con qualche membro della coalizione.
Giuliana Baudone è una delle poche persone, che in passato, quando “politicamente” ha potuto, si è spesa nei miei riguardi, di conseguenza anch’io, fin che “politicamente” ho potuto, ho contraccambiato il suo impegno. Queste evidenze ti dimostrano che il partito Lega c’entra ben poco, tutto é dipeso da un rapporto interpersonale tra me e Giuliana Baudone, nato tanti anni fa. Ti preciso inoltre, che a mio giudizio, la differenza tra di noi, è che a lei piace stare dalla parte del più forte, a me da quella del più giusto. Questa scelta, caro Francesco, in genere non paga, ma a me è sempre piaciuto così.
Capisco poco le tue lamentele di oggi, riguardanti la condotta della nuova Amministrazione, poiché a riguardo delle censure mosse circa le criticità del complesso immobiliare di proprietà di Sistema Ambiente in quel dell’Acquacalda, pur essendo l’Assessore di rifermento, in un recente passato, mai fornisti i chiarimenti domandati per scritto. Credo sia questo il tempo per rammentarti il saccente atteggiamento che avesti nei miei confronti nel Settembre 2017, in occasione del concerto dei Rolling Stones. In una riunione si trattò di autorizzare dei parcheggi, che parcheggi non erano, il dirigente delegato al rilascio di quei permessi, valutata la tematica se ne andò nel breve, io che ero stato inviato lì senza deleghe, in quelle condizioni, non me la sentì di esprimere un giudizio di merito. Nei giorni successivi, mi incontrasti in Via della Colombaia fianco Palazzo Parensi, nell’occasione con il peso del tuo ruolo, non mancasti di mortificarmi in mezzo alla strada.
Il mio comportamento fu corretto, ma anche se non lo fosse stato, tu in nessun caso avresti avuto titolo, per comportarti in quel modo verso qualunque subordinato, che in dipendenza della differenza di ruolo, avrebbe avuto grande difficoltà a difendersi.
Da quattro anni e mezzo sono stato collocato a riposo, se non mi avessi tirato in ballo, mi sarei astenuto, rispetto a quanto precedentemente scritto, da ogni ulteriore commento, ma dato che lo hai fatto, in concomitanza con gli elementi enunciati, mi permetto di suggerirti di occuparti, più che di me, di quelli che ti stanno vicino e di cui ti fidi.
Nonostante la scarsa simpatia dimostrata nei miei confronti, tuttora mantengo riconoscenza verso tuo nonno Francesco, poiché circa cinquanta anni fa, con la perizia che lo distingueva, aiutò la mia famiglia a districarsi da un brutto guaio, nel quale ingenuamente si era cacciata.
Sappi che 13 luglio 1985 giorno del mio onomastico, quale fortunato vincitore di concorso, mi presentai all’Ufficio Personale, fui ricevuto dal funzionario, che a quel tempo era il ragionier Claudio Nucci, il quale prima di inviarmi all’Ufficio Acquedotti, mi fece giurare sulla Costituzione fedeltà all’amministrazione ed io lo sono sempre stato.