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Scritto da Redazione
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17 Dicembre 2022

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Conosciamo tutti la storia di Babbo Natale che per donare i regali ai bambini viaggia in tutto il mondo tra i cieli stellati, a bordo di una slitta trainata da nove renne.

Nelle tradizionali decorazioni natalizie, tra i personaggi e le figure che simboleggiano la festività, ci sono quindi anche loro: le renne.

Come decorare con le renne

Ci sono diversi modi per addobbare la tua casa con le renne. Puoi appenderle all’albero, attaccare delle sagome con la loro forma alla finestra e realizzare tanti lavoretti fai-da-te utilizzando bastoncini, tappi di sughero, noci, pigne e così via; non serve molto a trasformare un oggetto comune in una renna natalizia: basta aggiungere le corna e un naso rosso.

Se però vuoi alzare l’asticella puoi scegliere le renne luminose per un Natale speciale e incantevole. Puoi infatti utilizzarle per addobbare in modo davvero originale gli spazi esterni della casa, ma anche inserirle in qualche angolo all’interno. Le renne luminose sono infatti bellissime con le loro forme sinuose e aggraziate e lasceranno i tuoi ospiti senza fiato.

Impreziosire la tua casa a Natale con le renne luminose è anche un omaggio a questo animale artico davvero speciale, amato da tutte le popolazioni nordiche e, quindi, associato non solo al Natale.

Le renne e il Natale

La prima associazione tra le renne e Babbo Natale risale al 1823 quando Clement Clark Moore citò per la prima volta otto renne nella poesia The Night Before Christmas, identificandole con i loro nomi: Fulmine (Dasher), Ballerina (Dancer), Saltarellino (Prancer), Freccia (Vixen), Cometa (Comet), Cupido (Cupid), Tuono (Donner) e Lampo (Blitzen).

Nel 1939 una canzone introdusse poi la figura della nona renna: Rudolph dal naso rosso, diventata poi famosa grazie all’omonima canzone del 1949. Secondo questa storia Rudolph era una piccola renna esclusa e derisa a causa del suo naso rosso e luminoso. Tuttavia Rudolph riuscì a riscattarsi quando in una notte di fitta nebbia Babbo Natale la mise alla guida della slitta per illuminare la via, portando così a termine l’opera di consegna dei regali e salvando il Natale.

È grazie a queste storie che le renne natalizie sono così amate e sono l’animale simbolo del Natale per antonomasia. Ma ben prima di questo c’è tutta un’altra simbologia che ruota attorno alla renna.

Le renne nella simbologia nordica

Le renne sono al fianco dell’uomo da quando le antiche tribù nomadi pagane dell’Eurasia le utilizzavano per procurarsi cibo e pellame. Ed è così che la renna ha acquisito una grande importanza, diventando protagonista di rituali religiosi e sacrificali e arricchendosi di significati simbolici.

Ad esempio, la divinità lituana e lettone Saule lasciava cadere in cielo dei frammenti d’ambra, simbolo del sole e della luce, viaggiando su un carro trainato dalle renne. Chissà che questo non abbia in qualche modo ispirato la leggendaria slitta di Babbo Natale.

Secondo i Korjaki e i Chukchi le renne hanno origine nel fuoco e praticano dei riti sacrificali per evocare lo spirito familiare a protezione della casa e del focolare.

Anche gli Inuit hanno sviluppato diversi miti sulla renna incentrati soprattutto sul loro valore per la caccia. I Sami hanno invece sviluppato una vera e propria simbiosi con questo animale. Sostengono infatti di essere una cosa sola con la renna condividendone l’anima. Allevarla e utilizzare ogni sua parte per nutrirsi, coprirsi e fabbricare utensili è quindi per loro un modo per onorare lo spirito della renna.

Insomma, le sorprendenti capacità adattive della renna e la sua importanza nella vita di molte popolazioni nomadi ha reso questo animale simbolo del viaggio, della forza, della saggezza, dell’intraprendenza e della perseveranza. Ciò che in qualche misura rappresentano anche Rudolph e le sue compagne, rendendo lo spirito natalizio ancora più speciale.

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