Una sega a nastro è un oggetto irrinunciabile per chi lavora con legno o metalli, per chi si occupa di carpenteria ma, anche, per i semplici appassionati di bricolage e fai da te. Grazie alla lama verticale, infatti, può essere utilizzata per diversi tipi di taglio (circolari, trasversali, eccetera), anche di precisione. Quella che segue, così, è una piccola guida a come scegliere la sega a nastro partendo da una distinzione fondamentale, quella tra la sega a nastro fissa e la sega a nastro portatile.
Fissa, portatile, di che potenza, con quante lame: come scegliere la sega a nastro
La prima, come suggerisce lo stesso nome, è una sega a nastro dotata di struttura autoportante: anche se se ne trovano ormai in commercio di diverse dimensioni, ha un ingombro decisamente maggiore rispetto alle seghe a nastro portatili e, per questo, è adatta soprattutto a essere installata in officina. Se lo spazio lo permette, nello scegliere la sega a nastro fissa si dovrebbero preferire modelli dotati di piani d’appoggio o di piani di lavoro: quest’ultimi ne rendono più pratico l’utilizzo, garantiscono tagli più precisi e definiti e, soprattutto, hanno un valore aggiunto in termini di sicurezza. Proprio a proposito di sicurezza, delle buone seghe a nastro fisse sono dotate di sistema d’avvio progressivo, una chiave di sicurezza o un bottone d’emergenza che ferma immediatamente la lama in caso di bisogno. Per un maggiore comfort di chi le utilizza, invece, alcuni modelli hanno delle bocchette d’aspirazione per polveri e residui generati durante il taglio o una luce a led che aiuta quando serve più precisione. Dalla potenza del motore e dalla natura delle lame dipende, invece, che materiali si riescono a lavorare e per che tipo di taglio: solo se la lama è spessa, e ne esistono fino a 40 mm, si possono usare le seghe a nastro sui metalli per esempio.
Quando si tratta di seghe a nastro portatili, altre caratteristiche dovrebbero far cadere la scelta su un certo tipo di oggetto piuttosto che un altro. In questo caso, infatti, contano soprattutto il peso ridotto del macchinario - e in commercio se ne trovano ormai da un massimo di 15 chili a un minimo di 6 - e il sistema di alimentazione o l’autonomia di carica. Dotata di speciali manici ergonomici, infatti, la sega a nastro portatile può essere utilizzata anche all’esterno, in cantiere per esempio, ed è fondamentale per questo che sia quanto più leggera possibile per non intralciare oltre il dovuto chi la maneggia, ma anche che possa durare in funzione per tutto il tempo necessario - spesso proprio per questa ragione le seghe a nastro portatili hanno installato uno speciale sistema di raffreddamento che evita blocchi o malfunzionamenti improvvisi.
In entrambi i casi, per essere sicuri di poter sfruttare al meglio e per diversi scopi la sega a nastro, sarebbe meglio accertarsi comunque che sia dotata di livelli di velocità diversi e tra cui scegliere di volta in volta: solo così si è certi di ottenere buoni risultati sia che si stia tagliando un listello di legno e sia che si stia smussando un oggetto in metallo.