Egregio direttore Grandi.
In merito al suo articolo, scritto in modo colorito, ma eloquente, mi permetto aggiungere una mia personale appendice al suo scritto. Spesso, si focalizza l'attenzione sul problema e non sulla soluzione allo stesso. Se, a oggi, l'inquinamento ha raggiunto un livello tale da non consentire l'accensione di stufe (che belle le vecchie Zoppas, per chi se le ricordi) o i caminetti (intorno ai quali la serra si raccontavano le favole ai bambini), la soluzione al 'problema' inquinamento, potrebbe essere la seguente.
1. Chiudere tutte le fabbriche (cartiere incluse, come lei ricorda), che producano residui inquinanti;
2. Fermare tutti gli aerei;
3. Fermare tutti i TIR;
4. Fermare tutti i treni ad alimentazione elettrica, poiché l'energia elettrica non si produce col vento o con elementi organici;
5. Eliminare tutte le componenti che generino elettrosmog (niente più cellulari, smartphone, 5G ecc).;
6. Eliminare tutte le automobili il cui motore non funzioni esclusivamente con energia solare, delle maree o con rifiuti organici (riciclabili) dei proprietari;
7. Eliminare in toto l'energia elettrica, poiché la sua attuale produzione deriva dal nucleare, dalla geotermia (poca) o dalle centrali idriche (ancora meno);
8. Di conseguenza, niente più TV lobotomizzante, cellulari, luce elettrica, caldaie a gas, acqua in casa ecc.
Insomma, un ritorno al passato in antitesi col progresso del futuro.
Certo, questo nuovo Governo, anch'esso in barba alle promesse elettorali, sembra realizzi ben poco rispetto le sue linee guida viste oggi come specchio per le allodole (v. migranti, sicurezza, rave party ecc.) sbandierate in campagna elettorale. I risultati attuali del neo governo, ricordano la storia (vera) di Lawrence d'Arabia. E chi non la conosca, può sempre acculturarsi.
In ultima analisi, il popolo italiano riunito sotto l'ipocrita egida di fratelli (?) d'Italia, che fa? Nulla. Lobotomizzato dalla Real televisione. E anche perché di 'fratelli' italiani veri, ne sono rimasti ben pochi.
Mi abbia suo