È al cento per cento made in Italy la tecnologia che permette di trattare e sterilizzare i rifiuti sanitari, specialmente quelli ad alto rischio infettivo, direttamente all'interno della stessa struttura ospedaliera, in modo sicuro, semplificato (per quanto riguarda la logistica) e sostenibile dal punto di vista economico ed ambientale. Si tratta della centrale di sterilizzazione "Waste Sterilization Services Department" (WSSD) per il trattamento dei rifiuti sanitari, realizzata da CISA, l'azienda internazionale con sede a Lucca, che da oltre 70 anni progetta e realizza prodotti e sistemi di sterilizzazione con soluzioni tecnologiche di altissimo livello per i settori ospedaliero, laboratoriale e farmaceutico. Una soluzione tanto più necessaria oggi, con l'intensificarsi dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, che ha già fatto registrare un considerevole aumento della produzione di rifiuti sanitari pericolosi ad alto rischio infettivo in Italia e nel mondo.
Già largamente installato e utilizzato da CISA in ambito internazionale, il sistema di trattamento dei rifiuti sanitari è stato presentato proprio in questi giorni alla Fiera del Levante di Bari, in occasione del 4° Forum Mediterraneo 2020 in Sanità. In questo ambito sono stati anche presentati l'analisi realizzata dall'ufficio studi Pricewaterhouse Coopers (PwC), diretta da Sandro Bicocchi, sul tema dei rifiuti sanitari pericolosi e sull'impatto che questi hanno sui costi di gestione, e lo studio sugli ingenti risparmi per le strutture ospedaliere che derivano dall'utilizzo delle nuove tecnologie di smaltimento.
La presentazione del "Waste Sterilization Services Department" è stata anche l'occasione per far conoscere la Sterili-Station, la soluzione mobile per il trattamento dei rifiuti medicali, più veloce da introdurre all'interno degli ospedali, dove il tempo è essenziale e il risparmio di risorse economiche è ormai diventato un fattore determinante per 'alleggerire' i costi della sanità.
"La Sterili-Station - spiega l'amministratore delegato di CISA, Antonio Veronesi - è un contenitore mobile che contiene al suo interno una centrale per il trattamento dei rifiuti ospedalieri. Una soluzione che presenta importanti vantaggi dal punto di vista economico ed ecologico, perché risponde alle principali difficoltà cui le strutture ospedaliere devono fare fronte: lo stoccaggio dei rifiuti ospedalieri a rischio infettivo, il trasferimento verso centri dedicati (pochi in Italia) di trattamento, gli alti costi di smaltimento. La centrale di sterilizzazione "Waste Sterilization Services Department" fornisce una soluzione efficace alle necessità del settore, ponendo al centro di tutto il processo tre fattori strategici: l'elevata sicurezza per il personale e per l'intera struttura ospedaliera; la tutela ambientale, secondo un meccanismo meno impattante sull'ambiente; la semplificazione logistica ed economica, secondo un processo più facile da gestire e meno costoso".
"Il notevole vantaggio per le aziende ospedaliere che adottano il sistema CISA – conclude Veronesi - si traduce non solo in un drastico abbattimento dei costi di trasporto e di trattamento, ma anche in una netta semplificazione logistica. Infatti, mentre i rifiuti sanitari pericolosi, raccolti come tali ogni giorno, al massimo ogni cinque giorni devono essere avviati prevalentemente a incenerimento, con la centrale di sterilizzazione in loco è possibile stoccare il materiale inertizzato fino a tre mesi".
CISA
Fondata in Italia nel 1947, CISA è stata una delle prime aziende a sviluppare le autoclavi di sterilizzazione per l'industria sanitaria. CISA è un gruppo internazionale con sede a Lucca, in Italia, e opera attraverso CISA Production, con impianti di produzione e uffici commerciali in Italia e in Brasile. Oggi si posiziona tra le 7 principali aziende nel mondo che si occupano di questo business. In accordo con i principi di Industria 4.0, l'intera gamma dei prodotti CISA è sottoposta a continua reingegnerizzazione e allo sviluppo di soluzioni innovative per il risparmio energetico e idrico negli ospedali, con l'applicazione di nuovi criteri, che, dal layout architettonico fino alla progettazione tecnica e alla costruzione, sono destinati alla trasformazione progressiva dell'ospedale a beneficio dei pazienti e dei costi di gestione. Grazie alla propria conoscenza e alle importanti risorse che annualmente sono dedicate all'area Ricerca&Sviluppo, CISA da qualche anno si è ritagliata un ruolo sempre più rilevante nel settore dell'Infection Control System, trasferendo le tecnologie implementate nella centrale di sterilizzazione a una serie di prodotti pensati appositamente per lo smart hospital, ma estremamente validi anche per imprese private o strutture pubbliche. Nel 2013 CISA entra a far parte di Faper Group, il gruppo italiano che si occupa di tecnologia di altissimo livello. Fondato da Fabio Perini, Faper Group è famoso in tutto il mondo per essere all'avanguardia nel campo del tissue: un vero e proprio precursore che ha raggiunto importanti traguardi nel fornire soluzioni innovative e di facile utilizzo.
Il diffondersi della pandemia Covid-19 ha reso i prodotti CISA oggetto di crescente interesse: CISA è infatti una delle aziende italiana ad essere ammessa al CuraItalia, il progetto nazionale per il supporto agli investimenti anti-Covid.
CISA oggi può contare su un gruppo formato da 85 dipendenti in Italia e 70 in Brasile, 30 ingegneri e un indice di investimento nel campo ricerca e sviluppo annuale che cresce annualmente dell'8 per cento.