Traghetti poco affollati con arrivi e partenze in qualsiasi giorno della settimana, informazioni in tempo reale per scegliere tra le oltre 200 spiagge dell'isola d'Elba, 400 chilometri di sentieri dove non incontrare (quasi) nessuno e prenotazioni senza caparra. Per quest'estate, la splendida isola dell'arcipelago toscano ha già pronto un piano d'azione che garantirà ai villeggianti di trascorrere una vacanza sicura.
Le iniziative messe in campo da GAT (Gestione Associata per il turismo dell'Elba) che ha lanciato l'hashtag #Elbasicura, toccano tutti gli aspetti della vacanza sull'isola, dal viaggio alla scelta della spiaggia migliore fino alle attività per il tempo libero.
Tutta la vacanza all'Elba può essere programmata con l'aiuto degli operatori locali che hanno pensato a ogni suo aspetto. A partire dal viaggio in traghetto, che è stato riformulato per garantire una navigazione piacevole e in tutta sicurezza. I traghetti avranno una portata ridotta così da garantire le distanze negli spazi comuni e, per alcune corse specifiche, sarà consentito rimanere in auto così da raggiungere la propria destinazione senza scendere dal proprio mezzo.
Per facilitare la vacanza, niente più soggiorno solo "da sabato a sabato": molte strutture accetteranno anche arrivi e partenze in giorni diversi. In questo modo i viaggiatori saranno diluiti durante la settimana, così da rendere ulteriormente piacevole e sicura la traversata e il soggiorno.
Per quanto riguarda le spiagge, l'aspetto più bello dell'Elba, grazie alle oltre 200 presenti sull'isola, il problema del distanziamento che attanaglia molte località turistiche qui è facilmente superato. Anche in caso di massima affluenza, la superficie delle 80 spiagge più facilmente raggiungibili in auto (o in bicicletta) consente già il distanziamento sociale mentre le altre 120 (e più) rimangono delle oasi per chi vorrà raggiungerle tramite sentieri o in barca.
In caso di massimo afflusso, un servizio di informazione già predisposto dai comuni fornirà in tempo reale notizie sulle presenze nelle singole spiagge, permettendo agli ospiti di andare ogni giorno a colpo sicuro nella scelta della spiaggia preferita. Il servizio sarà consultabile negli uffici informazione, negli hotel e via web.
Gli stabilimenti balneari hanno accettato di istallare anche nelle spiagge libere gli ombrelloni non utilizzati all'interno degli stabilimenti, garantendo così postazioni ombreggiate gratuite già montate e distanziate.
Per quanto riguarda la sistemazione, le strutture turistiche accettano disdette fino a 15 giorni prima dell'arrivo e si potrà attendere fino ad allora prima di versare la caparra. Inoltre, sono stati riorganizzati gli spazi in modo da rispettare le distanze e ampliati i servizi negli hotel, come una cena sulla terrazza o in camera (senza sovrapprezzi). E, infine, ogni alloggio sarà consegnato all'arrivo completamente sanificato.
Anche i ristoranti dell'Isola d'Elba ridisegneranno i loro spazi per garantire il distanziamento sociale. Per chi vorrà consumare i propri pasti presso il proprio domicilio o in spiaggia, sarà organizzato un servizio di spesa online.
A proposito abbiamo sentito Massimo De Ferrari, presidente degli albergatori dell'Elba.
Secondo lei come potrà partire la stagione turistica all'Elba?
"Il progetto 'Elba sicura' è in questi giorni al vaglio della regione Toscana ed è l'unico modo per consentire all'isola di aprire in sicurezza; questo prevede anche un controllo sierologico effettuato ai posti di partenza e arrivo: accortezza che renderebbe i residenti e i turisti già presenti la massima tranquillità. Superata questa prima parte del progetto sperimentale bisogna che le strutture si adeguino alle norme di distanziamento: anche su questo punto ogni categoria ha cercato di applicare delle regole. L'Elba ha il vantaggio (e lo svantaggio) di avere tantissime aziende a carattere familiare, in cui le strutture ospitano 10,20,30 camere e in cui vive un rapporto diretto con il cliente e il dipendente. Sono sempre gli stessi, si conoscono da anni. Credo che il distanziamento si potrà applicare anche se i costi che ne conseguono non saranno esigui: regole ferree sulla sanificazione degli ambienti, kit usa e getta di guanti e mascherine per tutto il personale, etc. Dopo qualche discussione alcune piccole strutture possono dirsi pronte a riaprire, mentre per quelle grosse credo che ci saranno problemi di carattere economico".
Come si potrà usufruire delle spiagge mantenendo le regole del distanziamento sociale? Le spiagge in generale come si organizzeranno?
"Per quanto riguarda le spiagge in concessione è un po' più facile perché sta passando la possibilità di distanziare gli ombrelloni chiedendo una deroga per trasbordare, diciamo, leggermente rispetto ai rigidi limiti imposti dalla concessione; per le spiagge libere hanno pensato a tanti modelli possibili di sfruttamento dei lidi ma non credo che nessuno al momento sia fattibile, perché sta passando il concetto di mettere una sorta di 'pubblico bagnino' che tenga pulite spiagge e un controllo più lasciato all'autoregolamentazione. Da rivedere meglio questo aspetto al fine di garantire la massima sicurezza".
Avete avuto molte disdette di prenotazioni (De Ferrari è anche proprietario del prestigioso hotel Hermitage (ndr,)? Avete pensato di adottare incentivi per invogliare i turisti?
"Prenotazioni tutte disdette fino a giugno, con tutti i relativi matrimoni e convegni, cerimonie. Gli ospiti italiani (e devo dire anche qualche straniero) che hanno un legame particolare con l'isola, non hanno ancora dato disdetta definitiva, per cui qualche possibilità che qualcuno venga ci sarà, però gli stranieri che ad oggi hanno le frontiere chiuse, determineranno un notevole calo del flusso turistico. Per quanto riguarda le offerte da offrire ai clienti, abbiamo stabilito di comune accordo che chi prenota da oggi in poi non pagherà caparra fino a 15 giorni prima dell'arrivo, stesso termine che adotterà anche chi affitta case ed appartamenti. Per quanto riguarda le compagnie di navigazione, dato che dovranno navigare a capienza molto ridotta, non credo che faranno agevolazioni sulle tariffe dei biglietti dei traghetti. Infine, stiamo pensando di fare un voucher utilizzabile per l'anno prossimo così da agevolare il cliente con uno sconto".
Avete fatto qualche richiesta ai comuni o alla Regione su qualche agevolazione fiscale?
"Abbiamo fatto tantissima pressione sui comuni perché aboliscano la tassa sui rifiuti (Tari); questo perché non è corretto che un albergo che rimane chiuso debba pagarla. Questa sarebbe un bell'aiuto concreto per tutti. Servono poi bonus per chi rischia e decide di aprire per sé stesso e per l'intera comunità".
Il Covid stravolgerà il tradizionale turismo estivo? Si creerà qualche forma di turismo alternativo?
"Tutte le crisi portano un momento di riflessione e quello che ci siamo detti tutti insieme è stato: purtroppo è successo, non vediamo solo il negativo ma proviamo ad immaginare un altro tipo di offerta per quest'estate. Quello che oggi è un limite (come il distanziamento), proviamo a rivederlo come la possibilità di far fare ai turisti delle suggestive cene sulla spiaggia o nei grandi spazi verdi degli hotel; certo servirà anche da parte del cliente lo sforzo di rinunciare alla solita vacanza elbana, in vista di qualcosa di diverso ma indubbiamente bello.