BAMA ALTOPASCIO 75
CAMPI BISENZIO 72
(21-22; 41-39; 61-55; 75-72)
Arbitri: Massei e Signori
BAMA: Bondì 7, Mancini, Bini Enabulele 1, Creati 8, Cedolini 4, Salazar 16, Mencherini 14, Chiti 3, Lorenzi 14, Cartacci, Arrabito 6, Iozzelli 2. All. Guntoli.
CAMPI BISENZIO: Ionta 8, Municchi 6, Petri 6, Vignozzi 4, Massoud 3, Corsi 26, Dionisi 5, Torres 11, Belardinelli, Paoli. All. Bonetti
E' sempre stato così. Nelle finali in&out chi indossa i colori rosablù ha qualcosa in più. Fa anche rima. Così è stato nei tre campionai regionali Under 21 vinti, nelle gare promozione passate ed attuali, o nei match per evitare la retrocessione.
Anche con Campi Bisenzio, veramente un'ottima squadra, il Bama si è aggrappato all'ultima stilla di sudore per portare a casa un'altra promozione. Questa volta in C Slilver. Nonostante che nel riscaldamento Lorenzi abbia accusato un riacutizzarsi del problema muscolare che lo aveva tenuto fermo 40 giorni. L'ala pisana ha iniziato su una gamba sola, ma una volta riscaldato, ha segnato due triple fondamentali (poi una terza) che hanno tenuto a galla i rosablù all'intervallo. Insieme a lui Mencherini, con altre tre triple ondite dall'ormai tradizionale buzzer beater sulla sirena dell'intervallo (nella gara prima era stato Lorenzi).
Per proseguire con Salazar, che ha mostrato mani da pianista, quale in realtà è, nei momenti caldi del match. Ma tutti hanno dato il loro contributo a partire da Bini Enabulele, mani fredde ma difesa sontuosa sui cambi difensivi sulla carta penalizzanti, Arrabito con i suoi canestri mai scontati e banali, Creati , freddo come un iceberg nel segnare i liberi del + 3 finale a -17", Bondì autore di un canestro modello "famolo strano" che ha ridato ossigeno agli altopascesi, Cartacci, mai un centimetro indietro giocando con un ginocchio da operare, Iozzelli, solito leone in campo con un 2 su 2 ai liberi pesante come cadmio, Cedolini con due canestri carpiati nella tonnara, Chiti, penalizzato dai falli ma presente su entrambi i lati.
Per finire con Mancini, ovviamente ancora non pronto per una finale, ma dal grande futuro. Anzi, per finire con Stefanini, Vanacore e Del Frate. Gli altri di questo splendido gruppo in tribuna a sgolarsi e in campo a festeggiare alla fine. E veniamo a coach Giuntoli che è stato un maestro a gestire un'annata che ad un certo punto sembrava un'Everest da scalare, visti gli infortuni e le positività al Covid.
Con lui Il vice Tempestini, silenzioso all'apparenza ma prezioso nella sostanza, e la preparatrice, nonché seconda assistente, Chiara Buonaguidi, un valore aggiunto davvero notevole. Finiamo con i doverosi complimenti agli avversari. Veramente un'ottima squadra , che con la serie D non ha nulla a che vedere. Ed è stato proprio il vantaggio di due punti (41-39) all'intervallo per il Bama che ha fatto prendere coscienza sul fatto di potercela fare. Chiudere avanti contro avversari che avevano chiuso con un irreale 9 su 14 da tre nei primi 20' era un segnale potentissimo.
Poi l'allungo fino a +12, la stanchezza, la bravura degli avversari, il +4 di Lorenzi dalla lunetta, la tripla di Corsi per il -1, i due liberi di Creati decisivi. Quindi la fine. E l'ennesimo trionfo sul campo rosablù. Orgoglio a tonnellate.