Quando è troppo, è troppo. Alessandro Tambellini e la sua armata Brancaleone pensano in grande, sponsorizzano il progetto Coima-Fondazione Carilucca per la ex manifattura, tuonano contro alcune decine di ragazzi che ballano e vivono a Porta dei Borghi, lanciano ipotetici nuovi linguaggi di genere negli atti amministrativi, ma si dimenticano di azionare le caldaie al al palazzetto dello Sport. Udite udite: siamo nell'anno di (dis)grazia 2021 e la squadra lucchese di basket femminile, Le Mura, milita da anni e con successo, nella massima serie. Ebbene, nella settimana più fredda dell'anno, quella che inizia stasera, come del resto, anche nelle precedenti partite, al Palatagliate non c'è acqua calda né funzionano i riscaldamenti. In poche parole... si gela!
Ma non è tutto. La vergogna e il ridicolo sono ancora da venire. Poiché non ci sono i riscaldamenti accesi, la società biancorossa ha attrezzato gli spogliatoti sia delle proprie ragazze sia di quelle ospiti, con dei mini-termosifoni elettrici che potete ammirare nella foto. Fanno tanta aria di presepe, tipo bue e asinello, ma, per il resto, fanno ridere se non ci fosse da piangere. Immaginiamo, soprattutto, le atlete americane, abituate a giocare negli States, presumibilmente in strutture decenti, cosa potranno pensare e come potranno sentirsi. Dear friends, this is Italy made in Pd! E poi c'è l'assessore Stefano Baccelli, futuro, ahinoi, candidato del centrosinistra a sindaco di Luca, che organizza un convegno sulla rigenerazione urbana e c'è anche il senatore Massimo Mallegni che, arrabbiato per non essere stato invitato, se la prende con la fondazione e col Pd. Se fosse venuto al Palatagliate o ci avesse telefonato, gli avremmo fornito spunti interessanti per prendersi gioco di un convegno che, per dirla alla lucchese, si doveva intitolare Vorrei, ma non posso...
E non è finita. Eccola la perla. Questa sera, dopo la partita, importante per la classifica, tra il Basket Le Mura e Basket Costa Masnaga, le ragazze della squadra ospite, se vorranno fare la doccia, dovranno, a fine gara, scendere prima negli spogliatoi del Palatagliate, prendersi le borse e la roba e trasferirsi nel vicino ex Campo Coni, chiuso e in fase di ristrutturazione per la pista di atletica, e farsi la doccia negli spogliatoi, miseri credeteci noi che li abbiamo frequentati per anni, della struttura.
E le 'nostre' ragazze? Per loro niente dolce Euchessina e doccia, di corsa e se la vogliono fare, ognuna a casa propria.
Allora qui a chi dobbiamo chiedere spiegazioni del fatto che, come sostiene la società stessa in un suo post su facebook, è da ottobre che l'impianto lucchese non funziona? All'assessore Ragghianti? O all'assessore Celestino Marchini? O a tutti e due e anche al sindaco Alessandro Tambellini al quale, in sostanza, dello sport interessa fino ad un c erto punto tutto preso com'è dal Covid e dal timore che si registrino assembramenti? Stia sereno. Con questa temperatura, anche se non ci fosse il Covid, al Palatagliate col cavolo che il pubblico verrebbe a farsi congelare.
P.S. Care ragazze, dopo aver appreso la notizia della vergogna in cui siete precipitate, costrette a fare la doccia gelata se volete restare negli spogliatoi dove vi siete cambiate, abbiamo pensato ad oggi pomeriggio e al nostro, ormai, consueto bagno in mare, 30 minuti senza muta e senza paura del Covid. Ve lo consiglieremmo anche per dare uno schiaffo a chi avrebbe dovuto trattarvi molto meglio e non lo ha fatto, se non fosse che a queste latitudini non solo non c'è il mare, ma la sera, per di più, fa ancora più freddo, molto più freddo fuori che dentro le già gelide acque del Tirreno.