BAMA ALTOPASCIO 57
BOTTEGONE BASKET 2001 66
(11-23; 27-40; 48-52; 57-66)
Arbitri: Massei e Natale
BAMA: Bondì, Mancini, Bini Enabulele 9, Creati 7, Cedolini 5, Salazar 7, Mencherini 17, Chiti 4, Lorenzi 2, Cartacci 6, Arrabito, Stefanini. All. Giuntoli
BOTTEGONE: Martino, Giusti, Niccolai 7, Banchelli 4, Limberti 20, Becciani, Bartalini 2, Biagioni 8, Banchelli 7, Milani 15, De Leonardo 3, Mucciola.
Meglio considerarla una partita "stercoidale", perché altrimenti verrebbe in mente il motto Bartaliano: "L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare". Alla prima partita veramente importante il Bama si scioglie come neve al sole di fronte a un Bottegone a cui vanno fatti i complimenti per il gioco corale, l'organizzazione, l'intensità messa in campo ed il cinismo nel punire alcune difese singole rosablù indegne per uno che voglia giocare a basket. In più coach Milani ha alternato spesso varie difese, come spesso accade a questi livelli, che hanno creato difficoltà a Bini Enabulele e soci.
Ci sono due fattori positivi nel match. Il primo è Cartacci che, dopo un lungo stop, nei pochi minuti in campo ha segnato sei punti pesanti, ma quel che più conta costruiti con scelte giuste al momento giusto. Il secondo: mercoledì i rosablù saranno di nuovo in campo a Montemurlo e avranno modo di dimostrare se sono squadra vera o l'armata brancaleone vista al Vetusto PalaBox. Stop.
Il resto è da prendere e gettare nell'umido. A cominciare dalle prime tre triple prese da Limberti con praterie di spazio, segno questo che o i rosablù erano già sulle gambe dopo 5' oppure erano completamente all'oscuro delle caratteristiche avversarie. Passino le triple a raffica messe a segno da altri, non specialità della casa, e ne passino un paio prese dagli ospiti da oltre 8 metri, il classico caso in cui vuol dire che il match ha già un nome e ci vuole un grande avvaersario per cancellarlo.
12-23 al primo fischio e la seconda frazione è la falsariga della prima. Bottegone punisce una difesa "man to man" inguardabile da parte della Giuntoli Band, batte chiunque in uno contro uno ed in caso di errore conquista il rimbalzo offensivo. Sul fronte Bama tanto, troppo, nervosisimo.
Segnale questo che evidenzia il fatto di non essere assolutamente con la testa in campo. Errori su errori, passaggi molli e tiri presi senza logica. Percentuali?? 54% ai liberi che di per sé è insufficiente ma è oro in confronto al 9% dall'arco (2 su 21), con almeni 7 (leggasi sette) airball ad almeno un metro dal canestro.
Dato che se non fosse triste sarebbe quasi comico. 27-40 all'intervallo e coach Giuntoli, quando la squadra sta ormai annaspando per non affogare (-17) pesca dal mazzo una zona 3/2 che chiude la via del canestro agli avversari per lungo tempo.
Il Bama recupera palloni in serie ma sbaglia troppo, in modo anche banale, spendendo le, poche, energie per continue proteste arbitrali. Cosa questa che scatena una forte nostalgia per i killer silenziosi visti negli anni al PalaBox che quando il match si faceva duro segnavano, difendevano duro in silenzio e poi segnavano ancora.
Detto questo, seppure con canestri trovati, conditi da una tripla di Cedolini, il Bama torna a -4 (48-52) sbagliando anche il libero del -3. Bottegone vacilla ma non molla. Riordina le idee e in un'ultima frazione dove sarebbe stato bene in campo Bud Spencer controlla. Milani, buona la sua prova, prima uccella il difensore per un comodo appoggio, poi, lasciato libero di prendere la mira, errore difensico cla-mo-ro-so, mette la tripla del nuovo riallungo a +9. Quello decisivo. Dimenticavamo il terzo fattore positivo del match: la presenza di alcuni tifosi rosablù sugli spalti, che si sono sgolati nell'incitare. Onestamente, sentiti i loro commenti a fine gara, tanto positivo non