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Scritto da Redazione
Sport
17 Aprile 2021

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Finito il letargo, ma soltanto per la ricerca di nuovi brevetti non certo con la bicicletta che non ha mai accantonato, è tempo per Paolo Bianchini di preparare nuove sfide e quelle Randonnée che l'hanno reso popolare in tutta Italia. Il ciclista montemagnese che difende da anni i colori di Marlia Bike, ha dimostrato in più occasioni di non temere nemmeno le condizioni atmosferiche più avverse, pedalando anche sotto la pioggia e la neve lungo i valichi alpini alle temperature più rigide. In sella alla sua Cannondale Synapse ama svagarsi equipaggiandosi per il freddo con guanti, berretti invernali e giacca antipioggia traspirante senza mai spazientirsi, pedalando per centinaia di chilometri senza correre eccessivi rischi, usando i freni con moderazione in caso di neve e di fondi ghiacciati, ma gustandosi il fascino che sanno offrire paesaggi incontaminati e le loro cime innevate, oltre all'emozione che suscita la notte nel dolce silenzio delle stelle, che Paolo più volte ha sottolineato di non poterne fare a meno. Il ciclista montemagnese è un moto perpetuo che sembra non faticare mai. Se è vero che il dolore e la fatica sono parti imprescindibili nello sport, il ciclista di Marlia Bike ha una grande cognizione dello sforzo fisico, tanto da non esagerare mai evitando infortuni muscolari, ricorrenti su distanze molto lunghe, che potrebbero cambiargli lo stile di vita che lui nemmeno osa pensare, tanto da stare attento anche nell'alimentazione, importante nel prevenire danni alla sua muscolatura, sempre corretta e particolarmente ricca di calcio e magnesio.

I SUOI MEGA ALLENAMENTI

Anche nel periodo di quarantena, anzichè deprimersi in sedentarietà, ha attivato il suo metabolismo tenendosi in forma con la bicicletta percorrendo di media sui 500 km. la settimana.

"Il sabato-sottolinea il ciclista-è il giorno che mi alleno di più, essendo di riposo dal lavoro. Solitamente pedalo per 200-300 km. Il mio percorso tipico? Anche lo scorso sabato ho fatto questo tragitto: partenza da Montemagno dove abito, salita della Fortezza tra Strettoia e Massa, Passo del Vestito (un valico a 1151 metri delle Alpi Apuane), salendo da Massa, poi scendo verso Castelnuovo Garfagnana, Passo delle Radici. Non potendo in zona rossa sconfinare in Emilia Romagna, a questo punto scendo di nuovo verso Castelnuovo Garfagnana per poi risalire verso il Passo della Formica verso Careggine. Una volta raggiunto il culmine scendo verso l'Isola Santa (gli ultimi 5 km. verso il Passo del Cipollaio a quota 850 metri, per poi risalire verso Passo Croce a quota 1200 metri. Scendo verso Seravezza, Capezzano Monte e torno a Casa sul Montemagno, dopo aver percorso 240 km. con un dislivello poco meno di 5 mila metri"

IL SUO TOUR DE FORCE NELLA VIGILIA DI PASQUA

Non sentire la fatica è una costante che fa parte del ciclista, autore di una impresa al limite dell'umano alla vigilia di Pasqua.

"Lavoro allo scatolificio DS Smith di Rughi a Porcari-dice-ed alla vigilia di Pasqua lavoravo nel turno di notte smontando alle 6 di mattina. Anzichè recuperare lo sforzo andando a dormire, alle 7 mi misi in sella alla bici e vi rimasi fino alle 17 del pomeriggio, ripercorrendo il tracciato solito dei miei allenamenti compreso il Passo del Vestito ed il Passo delle Radici. Quel giorno allentai il mio tour de force soltanto alle 23. Non ebbi problema ad addormentarmi, avevo bisogno di ricaricare le pile. Ero stanco ma appagato di aver dato sfogo alla mia passione.

LA PREPARAZIONE ALLA LABRORANDO

Per l'1 e 2 maggio è in preparazione la 2.a edizione della Randonnée Labrorando, rimandata di due settimane a causa del covid, ma questa volta l'appuntamento dovrebbe essere confermato. Due i percorsi da poter scegliere: uno da 200 e l'altro da 303 km. Paolo Bianchini prenderà parte alla distanza più lunga. Diversi gli azzurri della nazionale Audax, compreso lui, che saranno alla partenza.

"Ci tengo molto-sottolinea-alla maglia azzurra della nazionale Audax e sono orgoglioso di poterla indossare anche in questa occasione. Mi relaziono ogni tanto con il presidente Luca Bonechi che risiede a Castelnuovo Berardenga, piccolo comune in provincia di Siena. Lui per la maglia azzurra ed il presidente della mia società di appartenenza Amedeo Bandoni, mi supportano trasmettendomi sostegno e fiducia ed io cerco sempre di ripagarli conquistando nuovi brevetti. Uno prossimo, che ancora mi manca perchè non potetti parteciparvi alla prima edizione, è la LabroRando di Livorno. Il 1° maggio sarò alla partenza. La Randonnée si snoda verso Volterra, Pomarance, Monterotondo di Grosseto, Castelnuovo Val di Cecina, Suvereto, Riparbella e ritorno a Livorno nel quartiere Salviano dove è fissata anche la mia partenza. Per evitare assemblamenti e rischio di contagi da covid, tutti i partenti saranno dislocati alla partenza in zone diverse di Livorno. La distanza precisa misura 303 km. e l'intero percorso presenta un dislivello di 5 mila metri. Lo scorso anno fu organizzata soltanto la distanza più breve dei 200 km. Organizza il Team Labronica Bike ed il referente è Marco Golfarini. Per via del coprifuoco dalle 22 alle 5 la partenza è fissata per le ore 6 e l'arrivo è previsto intorno alle ore 20, considerando i diversi ristori e le pause consentite. Voi non ci crederete ma anche se partecipo per la prima volta, questo tracciato l'ho già completato i primi di marzo da solo per conoscerlo meglio. Ma quello che più conta è portarlo a termine il 1.o di maggio per prendere il brevetto".

Un'altra impresa quindi attende il ciclista di Marlia Bike. Un altro brevetto da aggiungere alla sua prestigiosa bacheca su distanze eroiche dove non c'è una classifica ma la difficoltà è portare a termine la fatica. L'emergenza sanitaria contro il covid ha impedito al randonneur una maggior frequenza di partecipazioni nell'ultimo anno. Era dal 29 agosto del 2020 che non conquistava un nuovo brevetto. L'ultimo fu a Sangimignano quando portò a termine il Grand Tour Unesco Randonnée alla scoperta delle Terre di Siena al termine di 300 km. con 4500 metri di dislivello. A chi dedicherà questa sua nuova impresa?

"A mia moglie Francesca, la mia prima tifosa. Mi incita sempre a fare di più e gliene sono grato. Tra l'altro in un momento così difficile come sta attraversando nel lavoro. È infermiera in ospedale ed ha assistito a tanti casi drammatici. Per fortuna ha potuto vaccinarsi e non ha subito contagi".

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