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Scritto da Redazione
Sport
01 Maggio 2020

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Ha cambiato diverse squadre nel corso della sua carriera professionistica, perchè per Marianna Vujko adattarsi a nuove situazioni ricercando nuove emozioni fa parte della sua filosofia di vita. Ma questa volta a Torre Annunziata in B1, dove è approdata nell'ultima stagione, la Fiamma Torrese le ha scaldato il cuore inducendola ad una probabile e voluta riconferma. Di croato ha soltanto il cognome di suo padre Nikola, ma lei è nata a Castelnuovo Garfagnana ed all'età di dieci anni si è trasferita con la sua famiglia a Marlia dove risiede tutt'ora nel breve periodo che le concede di distacco il volley. Iniziò a giocare quasi per caso e fu scoperta da Alessandro Becheroni, l'Alex Ferguson della Nottolini che, a Capannori, oltre ad essere lo stratega delle prime squadre, ha sempre lavorato con le giovani riuscendo nel tempo a consacrarle definitivamente nel palcoscenico del grande volley. "Becheroni-dice prontamente Marianna-è uno fra i migliori tecnici della Toscana. Fu lui ad avviarmi al volley quando, accompagnando mia sorella Dragana in palestra per gli allenamenti (giocava nella Nottolini NDR), mi notò convincendomi di iniziare a giocare.Per me mai esperienza è stata tanto positiva. Lui mi insegnò tutto e grazie ai suoi allenamenti fisici e tecnici sono riuscita ad imparare e padroneggiare gli aspetti mentali del gioco. Era l'era del presidente Alberto Baroni quando la Nottolini vinceva molto anche nei campionati regionali con l'Under 16 e con l'Under 14, arrivando in una stagione al sesto posto a livello nazionale. Becheroni, in base alle mie caratteristiche, mi insegnò a fare il centrale, a penetrare con le braccia a muro e tutti i segreti che ne derivano. Da li a poco passai a giocare a S.Croce sull'Arno e a 17 anni entrai nel Club Italia. Mio padre acquistò il cartellino che apparteneva alla Nottolini ed iniziai a muovermi a livello professionistico".

NON TROPPO FORTUNATA NEI PLAY OFF

La sua fisicità, è alta 1,92, da centrale con attitudini a murare sono qualità importanti che le hanno consentito di essere corteggiata da diverse squadre e nel 2010-11 passa al Bisonte Azzurra San Casciano in B1 arrivando fino alla finale play off persa contro Casalmaggiore. La stagione successiva rimane in B1 ma indossando la maglia della Snoopy Pesaro per poi tornare in A2 nel 2012-13, facendo un salto di quasi 1300 km.fino a Marsala. Allettata da una rialzo economico nello stipendio nel 2013-14 si trasferisce nel Crovegli di Cadelbosco di Sopra ed il Pala Rivalta l'accoglie molto bene. Le giallorosse terminano con un onorevole 10.o posto in campionato. "Stavo veramente bene in questa società che però, per mia sfortuna, terminò l'attività a fine stagione per la morte di Walter Crovegli, patron della squadra reggiana."Dopo di che il percorso di Marianna prosegue in A1 con la Robur Tiboni Urbino allenata da Stefano Micoli sostituito a stagione in corso da Jan de Brandt, una stagione finita male con la retrocessione in A2 della squadra marchigiana. Le sue squadre successive in A2 New Libertas Aversa in provincia di Caserta e Soverato in provincia di Catanzaro. "Un'altra volta il mio destino-dice Vuji-si è incrociato con i play off dove però siamo uscite sconfitte in semifinale, oltre ad arrivare agli ottavi di Coppa Italia". Sempre A2 con Baronissi e quindi la scelta di scendere in B1 a Modica. "A volte-prosegue nella sua disamina alla Gazzetta di Lucca la centrale garfagnina-è più conveniente giocare in una solida società di B1 che con l'incertezza di squadre che arrivano in A2 senza avere i bilanci a posto e piene di debiti. Ecco perchè la B1 oggi è formata da buone squadre che a volte superano il livello tecnico di alcune in A2".

CON LA FIAMMA TORRESE VUJI RITROVA ENTUSIASMO E PROGRAMMA IL FUTURO

Vuji si appresta a percorrere una nuova fase della sua carriera che a 28 anni(li compie il 15 maggio NDR),ha ancora molto da dire, con la Givova Fiamma Torrese di Torre Annunziata in provincia di Napoli. La società oplontina presieduta da Giovanni Longobardi è a posto con il bilancio ed è una entità solida ed animata da legittime ambizioni. "Vorrei proprio risalire in serie A con questa società e con questi fantastici tifosi-dice il centrale garfagnino-e finalmente riuscire a vincere un campionato perchè a volte la carriera di una atleta può trasformarsi nei risultati in pochi attimi. E' stata annullato il campionato dalla Fipav a causa del coronavirus il 22 febbraio alla 16.a giornata. Eravamo a circa metà classifica nel girone D ma abbiamo ampi margini di miglioramento e spero proprio di poterlo dimostrare nella prossima stagione che vorrei affrontare con questa società. Oltre a giocare, lo scorso anno mi segnai all'Università degli Studi di Salerno in Informatica che raggiungo in mezz'ora di macchina, pensando al futuro". Una delle poche garfagnine e lucchesi ad essere salite in serie A ed ora Vuji, che sta vivendo l'anti coronavirus agli isolamenti domiciliari a Torre Annunziata, vuole dare ancor più qualità alle sue stagioni avendo raggiunto una tranquilla sistemazione in una città che le vuole bene. "Ho giocato molto al Sud e devo dire che andrebbe visto senza la lente deformante del pregiudizio. Qui la gente è accogliente e operosa e lo stile di vita è più rilassato che al Nord.".

IL CALORE DEL PUBBLICO E L'AFFIATAMENTO CON LE COMPAGNE

I suoi Fast d'attacco con lo stacco ad un solo piede infiammano gli affezionati tifosi della piccola palestra comunale. "Il calore e la simpatia dei tifosi di Torre Annunziata-afferma Marianna-mi hanno conquistato a tal punto da farmi amare intensamente questa squadra. I loro cori con l'abbreviativo di Vuji mi fanno venire la pelle d'oca dandomi una carica incredibile". Con quali compagne di squadra ha legato particolarmente nella squadra allenata da coach Adelaide Salerno, un tecnico che gode anche la stima di Becheroni? "La nostra coesione è fra tutte-conclude-ma ho un'ottima intesa con la palleggiatrice Giusy Palladino, l'opposto Dora Sollo e la centrale Ketty Vinaccia. Sto proseguendo gli allenamenti esercitandomi in casa ma non vedo l'ora di poter tornare in palestra. La mia è una vita che scorre in questa città tranquillamente. Allenamenti, partite, studio e poi sono molto casalinga quando posso mi rilasso sul divano guardando la Tv."

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