Domenica 26 giugno, nel comune di Frassinoro (Appennino emiliano) c’è stato un singolare quanto rilevante evento sportivo. Dorothea Wierer, campionessa italiana del Biathlon (tre medaglie d’oro ai campionati mondiali individuale, tre medaglie di bronzo olimpiche), è stata la madrina di una festa che ha sancito la volontà del sindaco di Frassinoro e della sua giunta di completare la costruzione in breve tempo di una pista che consentirà lo svolgimento degl allenamenti e delle gare di biathlon e skiroll nel periodo estivo. Dal 2023 inizierà anche un ciclo di gare sportive di alto livello con il Trofeo Imso Ceramiche.
La Focolaccia, in virtù della pluriennale attività di promozione del biathlon in Toscana (squadra ufficiale del Comitato Appennino Toscano), è stata a buon diritto invitata all’evento al quale erano presenti le più alte autorità della Federazione Italiana Sport Invernali (compreso il presidente Flavio Roda) e della Regione Emilia Romagna. Alcuni giovani atleti lucchesi, accompagnati dal loro allenatore Marco Guidotti, hanno potuto nuovamente incontrare la plurimedagliata Dorothea dopo che, unitamente alle colleghe e ai colleghi della Nazionale di Biathlon, si era allenata presso il Tito a Segno di Lucca alla fine di maggio.
Un plauso a Giancarlo Cattoni che, con instancabile dinamismo, è riuscito a concentrare interesse su questo comune (Frassinoro), che sembra essere la fucina degli skiman delle varie nazionali mondiali di sci di fondo e biathlon e di tanti singoli atleti di primo piano. Da notare che nel paese di Piandelagotti (frazione dello stesso comune) c’è (da oltre 30 anni) una pista di sci di fondo corredata di un impianto di innevamento programmato.
La presenza di questo impianto estivo (ma anche invernale se ci sarà il ritorno della neve) permetterà alla Focolaccia di far perfezionare gli allenamenti ai propri atleti senza dover raggiungere le sedi specializzate del Nord Italia.
E’ singolare come la Regione Emilia Romagna sia prodiga di aiuti ai suoi comuni montani, mentre la Regione Toscana, unitamente al Comune di Castiglione Garfagnana, ignorino ogni possibilità di completare una pista per lo sci di fondo in un luogo come il Passo delle Radici, dove ogni inverno centinaia di sciatori di fondo (provenienti dalle varie province toscane) si ritrovano in un contesto privo di infrastrutture adeguate. Senza bisogno di invocare il PNRR, con un modesto impegno economico si razionalizzerebbe un percorso sciistico a cavallo dell’Appennino Tosco Emiliano di oltre 40 km. Forse anche gli operatori turistici lo gradirebbero. Questo sci club sarà lieto di fornire il proprio “know-how” alle istituzioni.