A 18 anni spesso non si hanno le idee chiare, ma non è il caso di Matteo Oliveri: “Il mio sogno? Vestire la maglia azzurra, a breve partecipare ai Mondiali di categoria e poi, ovviamente, tra qualche anno le Olimpiadi”.
Il nuovo arrivo in casa Virtus Lucca è un vero prodigio. Due settimane fa il direttore tecnico Matteo Martinelli ha perfezionato il suo approdo in biancoceleste presentandolo come un saltatore con l’asta dalle grandi potenzialità, uno dei migliori prospetti italiani.
Mai previsione fu più vera perché lo scorso week-end, all’esordio con la maglia Virtus, Oliveri ha centrato a Parma il suo nuovo personale: uno strepitoso 5 metri (+10 cm dal vecchio personale), a soli 5 cm dal minimo per gli Europei Junior e a 10 cm da quello per i Mondiali.
A 18 anni Matteo Oliveri dimostra così di avere ancora tantissimi margini di crescita che però non gli fanno perdere la tranquillità: “Sono molto contento di questo risultato – spiega – anche se è mancato davvero poco ad una misura superiore. Sto bene, sto lavorando moltissimo in allenamento e spero che ad Ancona, il prossimo 6 febbraio, riesca a migliorarmi ancora”.
E pensare che Matteo è diventato un saltatore con l’asta quasi per caso. “Giocavo a calcio, ma non era un ambiente che mi piaceva. Così 4 anni fa ho cominciato con l’atletica, così per provare, nella Foce Sanremo. Dopo un po’ di mesi a fare corsa e ostacoli, un allenatore mi ha spinto a provare il salto con l’asta ed è stato subito un successo”.
Campione Italiano Allievi nel 2019 ad Agropoli, studente al Liceo Scientifico Sportivo, Matteo ha lasciato l’US Maurina di Imperia per la Virtus Lucca senza esitazioni: “Mi ha colpito la voglia di investire negli atleti e nello spirito di questa società. Volevo fare un ulteriore passo in avanti nella mia carriera e questa era la scelta giusta”.
Il 2021 si è aperto subito con un grande risultato, ma Matteo pensa già al 6 febbraio: “Ad Ancona punterò ai 5,10. Vediamo. Cosa mi aspetto da quest’anno? Continuare a crescere e fare qualche esperienza in ambito internazionale”. I presupposti, davvero, ci sono tutti.