Si è aperta una settimana cruciale per la Lucchese che giovedì 15 luglio, data nella quale il Consiglio Federale della Figc deciderà le sorti dei sei club (Chievo Verona in B, Casertana, Novara, Paganese, Carpi e Sambenedettese in C nda) estromessi in prima battuta dalla Co.Vi.So.C, avrà un’idea quasi definitiva su quale categoria disputerà nella prossima stagione. Detto che il posto del Gozzano, vincitrice del girone A della Serie D, verrà preso da una compagine della quarta serie nazionale, a tal proposito sarebbe in pole position, complice la rinuncia dell’Aglianese, l’Fc Messina (trionfatrice dei playoff del girone H), al club rossonero potrebbe bastare la certa esclusione dei rossoblu campani qualora si trattasse di un ripescaggio anziché una riammissione. I vertici rossoneri, impegnati nel reperimento dell’importo dovuto per riabbracciare immediatamente la Serie C, dovranno presentare entro lunedì 19 luglio la domanda di ripescaggio con un investimento a fondo perduto di 300.000 euro, più due fideiussioni consistenti la medesima cifra.
Uno sforzo economico non indifferente, tenendo presente che queste cifre potrebbero essere detratte dal budget previsto per l’allestimento di una squadra che, qualora ritrovasse veramente il calcio professionistico, dovrà essere costruita in maniera del tutto opposta a quella allestita nell’agosto 2020, veramente inadeguata per la categoria. Servirà l’abilità e la maggiore esperienza, memore degli errori commessi nella complessa stagione (non solo per motivi prettamente sportivi nda), del direttore sportivo Daniele Deoma e del neo consigliere Bruno Russo, che molto probabilmente avrà ancora un peso maggiore in fase di mercato, per consegnare a Guido Pagliuca una compagine in grado di conquistare la salvezza in un girone difficile come potrebbe essere il B.
Se sarà veramente Serie C, i confermati della passata stagione dovrebbero essere sicuramente Scalzi e Papini, mentre per il ruolo di portiere sarebbero stati ripresi i contatti con l’Inter per avere in prestito per un’altra annata Pozzer. Ancora da decifrare il futuro di Jacopo Coletta; il forte portiere romano, il cui infortunio lo scorso gennaio è costato parecchi punti alla causa rossonera, si sta allenando in quel di Roma ed è in attesa di una chiamata dal club rossonero. Certo è che Pagliuca, numeri alla mano, ha sempre prediletto giocare con un giovane in porta sia in D che nelle due esperienze tra i professionisti con Gavoranno e Lucchese, fatte salve le prime partite in rossonero di Di Masi nell’ottobre 2014. Sfumato il ritorno di Adamoli, in procinto di finire al Cesena via Empoli, potrebbe nuovamente vestire la maglia rossonera il difensore Solcia. Da valutare, inoltre, le posizioni di Bartolomei, possibile per lui un prestito per maturare esperienza qualora fosse Serie C, e Lo Curto. I buoni rapporti con Empoli e Genoa potrebbero facilitare l’arrivo di qualche elemento che si è messo in mostra nell’ultimo campionato primavera. Il sogno per il reparto arretrato, dove difficilmente l’ex Pianese Bernardini salirà tra i professionisti, risponde al nome del valido terzino sinistro Cauz, già avuto da Pagliuca in quel di Forte dei Marmi.
Il nome nuovo per la corsia destra, invece, è quello del classe 1997 Francesco Corsinelli, nell’ultima stagione divisosi tra Bari e Novara. Il calciatore versiliese, legato al club pugliese da un contratto fino al 30 giugno 2022, garantirebbe corsa e qualità derivate dai molti campionati spesi in categoria con le maglie di Pontedera, Piacenza, Feralpi Salò e i club sopracitati. Si tratterebbe di un vero colpo mercato. La formula giusta per concretizzare questo innesto potrebbe essere quella del prestito.
Chi potrebbe ritrovare la Serie C dopo cinque stagioni, l’ultima esperienza fu a Pontedera nel 2016-2017, potrebbe essere il mediano, lucchese doc, Daniel Gemignani. Il classe 1994, nell’ultima stagione in forza alla Sanremese ma con trascorsi nei professionisti anche con le maglie di Viareggio, Barletta e Savona, potrebbe rappresentare una valida alternativa nella mediana rossonera. Anche con Simone Greselin, in uscita dalla Giana Erminio, ci sarebbero stati dei contatti per sondare la sua disponibilità a tornare in rossonero. E perché, ci permettiamo di suggerire, non fare un vero e proprio tentativo nei confronti di Mattia Lombardo, elemento che apporterebbe un ottimo apporto sia a livello tecnico, la sua abilità sui calci piazzati è ben nota tra i sostenitori rossoneri, che di esperienza per il suo spessore umano?
In attacco, invece, la casella più importante da riempire sarà, nel caso in si concretizzerà il ripescaggio, quella del centravanti. Ripetere il colpo Flavio Bianchi, ossia puntare all-in su un giovane proveniente da una Primavera di Serie A, sarebbe come azzeccare il biglietto vincente della lotteria. Non è un mistero che Guido Pagliuca vorrebbe lavorare di nuovo con Alexis Ferrante, talentuoso attaccane argentino. Sulla punta della Ternana, però, nelle ultime ci sarebbe stato un deciso passo avanti del Foggia guidato da Zdenek Zeman.