Dopo l'esordio in A1 dello scorso anno, la riconferma al Bisonte di Firenze conquistandosi il posto da titolare. Maila Venturi rappresenta il volley lucchese in A1 ed ogni anno sale uno scalino di importanza.
Una ragazza tranquilla, che trascorre il tempo libero con la famiglia e che ha conquistato i tifosi di una piazza importante come Firenze con le sue prestazioni. Le sue doti tecniche concentrate in un fisico minuto e le sue giocate acrobatiche impersonano il ruolo spettacolare del libero, sempre ben visibile dai tifosi non soltanto per il colore diverso della maglia rispetto alle compagne di gioco.
La sua crescita di rendimento a 23 anni è ancora in evoluzione. "Non si finisce mai di imparare e migliorare -dice - nonostante le soddisfazioni di essere arrivata in A1, ma ogni sfida è per me il proseguimento di un percorso per dare sempre di più".
Dopo una grande partenza in questo campionato, c'è stato un calo anche se ora le posizioni si stanno stabilizzando vero?
"Ci manca un po' di esperienza e non siamo ancora pronte per un'alta classifica, ma abbiamo il pregio di socializzare molto ed è fondamentale per sviluppare le capacità cognitive nelle direttive di gioco del nostro nuovo coach".
La squadra è allenata da Marco Mencarelli, che fino a gennaio aveva allenato la Salvino Del Bene. Per lui un doppio incarico visto che è anche c.t. della nazionale juniores, avvalendosi dell'attuale staff tecnico del Bisonte.
Con il Bisonte Maila ha raggiunto il massimo delle sue aspirazioni?
"E' ovvio che giocare in serie A è un traguardo ambito da tutte le giovani atlete, però io ho un carattere che non si accontenta mai. Voglio migliorare ancora, dare il massimo e penso di essere in sintonia con la linea tracciata dal mio club attuale".
Che effetto le fa giocare in un palasport importante come il Nelson Mandela?
"Sono sempre stata concentrata sia dallo scorso anno in panchina sia ora che sono fissa sul parquet. Vivo la partita intensamente. Però devo dire che l'andrenalina invase le mie vene quando giocammo contro Scandicci e Conegliano, con oltre 4 mila spettatori sugli spalti ad incitarci. Spero di vivere spesso questi momenti e ringrazio i tifosi che ci sostengono con grande affetto."
L'8 MARZO IL CORONAVIRUS HA BLOCCATO ANCHE LA SERIE A CON IL BISONTE IN NONA POSIZIONE
L'epidemia di Covid-19 ha sospeso tutti i campionati e quindi anche la serie A di volley con il Bisonte al nono posto in chiave per i play-off.
"Dobbiamo vedere cosa succederà. Se l'epidemia si ferma ed i campionati possono riprendersi, spero di portare a termine la regular season e giocare le ultime quattro partite. Il regolamento, prima di questa forzata interruzione, prevedeva sempre in gioco 12 squadre. Le prime quattro automaticamente qualificate nei quarti di finale dei play-off. Le otto successive avrebbero dovuto affrontarsi ad eliminazione diretta per designare la altre quattro squadre per completare gli accoppiamenti dei quarti ed a quel punto ci saremmo anche noi."
Per la Coppa Italia il capitolo invece si era già chiuso..
"Abbiamo raggiunto l'obiettivo degli ottavi di finale, dove siamo state eliminate da Busto Arsizio".
Come vive questo periodo?
"Non è facile gestire mentalmente questa situazione. Vivere distaccati ti svuota mentalmente, ma dobbiamo farlo se vogliamo che questa tragedia abbia fine".
LE SUE GIORNATE SOLITARIE
Maila vive le sue giornate in questo periodo da sola in un appartamento di Firenze, che ad inizio stagione divideva con la schiacciatrice coetanea Alice Degradi, passata a gennaio al Millenium Brescia, sostituita da un'altra giocatrice di posto 4: la tedesca Jana Frannziska Poll, ex Caserta, che, ottenendo il nulla osta dal presidente Elio Sità, ha preferito in questa pausa, che non sappiamo quando finirà, tornarsene a casa così come Laura Dijkena, Nika Daalderop e Mikaela Foecke.
E così Maila è rimasta sola a trascorrere le sue interminabili giornate e a combattere anche senza palla, in una sfida molto più importante del gioco, per rispettare le regole nel combattere questo male invisibile che è il covid-19.
"E' anche per me una situazione difficile e stressante e senza volley mi sento inutile e stanca."
Cosa le manca di più in questo momento?
"La famiglia. I miei genitori che mi seguono sempre. Quando vengono a vedermi giocare, il più delle volte finita la partita mi unisco a loro per tornare a Lucca. Mi mancano anche le compagne di squadra e le amiche che ho coltivato in diversi anni che abito a Firenze. Mi mancano i nostri incontri nel pub semplicemente per farci una birra nel fine settimana. Ho preferito rimanere da sola per non far rischiare i miei genitori non avendo fatto il tampone e questo male invisibile lo potrebbero aver contratto tante persone anche non sintomatiche e trasmetterlo ad altre. Standocene isolati è l'unico sistema perchè questa situazione drammatica possa finire."
La sua giornata come la passa?
"La mattina appena alzata faccio colazione, pulisco casa, mi cucino il pranzo e nel pomeriggio mi alleno con esercizi a corpo libero per tonificare i muscoli, seguendo un circuito indicato dai preparatori atletici Nadia Centoni e Terry Rosini. Ascolto musica italiana e poi disegno quello che mi ispira il momento, perché disegnare mi aiuta a distrarmi ed a rilassarmi. Quindi TV, cena e dormire."
IL VOLLEY NEL PASSATO, PRESENTE E FUTURO DI MAILA
Come sembrano lontani i tempi che l'hanno vista primeggiare nella Pantera e nella Nottolini dell'ex presidente Baroni che ha sempre stimato. Eppure è passato poco tempo per Maila che, a soli 23 anni, dopo una splendida carriera giovanile ha intrapreso una strada professionistica che può portarla lontano ed inseguire traguardi sempre più importanti. La sua giovane età, la sua grinta, la sua duttilità e la sua visione di gioco sono tutte armi a suo favore ed il crescendo di risultati non la può fermare da sognare sempre più in grande. Un prodotto che inorgoglisce tutto il movimento vollystico di casa nostra.