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Scritto da Redazione
Sport
28 Marzo 2020

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Chi soffre particolarmente di solitudine, per l'obbligo di stare isolati in casa nelle misure imposte dall'ultimo decreto per il contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da covid-19, è Marlia Bike.

Il gruppo cicloamatoriale, che ha sempre coltivato in mountain-bike l'amicizia raccontandosi storie ed esperienze, deve rinunciare ai suoi obiettivi primaverili che erano improntati sui circuiti MTB Tour e Colline Toscane, mirati a riconfermare i successi della passata stagione di Alessandro Giannecchini, Claudio Borsi e Claudio Magnani detto "Marò" nelle rispettive categorie nell'MTB Tour.

"Limitare i nostri impegni - dice il principale dirigente Amedeo Bandoni - è il minimo, l'importante è contribuire ognuno di noi a fare in modo che questo male invisibile del coronavirus abbia fine. Ci stiamo muovendo, ognuno in casa sua, pedalando sui rulli con regolarità sviluppando un piano di allenamento a lungo termine, perché purtroppo temo che il periodo di inattività sia piuttosto lungo."

Il team presieduto da Giovanni Riccomi ha in Amedeo Bandoni la sua anima. Il "Guru", questo il suo soprannome, è il maestro spirituale che fornisce direttive ad una trentina di atleti che possano contribuire alle loro esigenze, ed a livello competitivo alla loro evoluzione.

Col navigatore GPS al polso o sul manubrio, questi veri amanti della bicicletta si immergono nella natura, in campagna e nei parchi cittadini dando sfogo al loro relax pedalando e divertendosi alla scoperta di luoghi ancora incontaminati. Gli impegni di coloro che guardano alla classifica sono maggiormente professionali per soddisfare le esigenze. Fra questi ci sono anche due donne cinquantenni che lo scorso anno raggiunsero il podio di categoria nell'MTB, un circuito di gare  su misura per la squadra marliese, Renza Nuti e Patrizia "Tempesta" Andreini.

Fra i più popolari Giuseppe Cipriani, meglio conosciuto come Beppone che si è inventato un percorso Radici-Abetone da ripetere diverse volte l'anno in memoria del marliese Massimo Martini, il campione europeo ed iridato di Sleddog (corsa con i cani da slitta), prematuramente scomparso nel settembre del 2015, tesserato con Marlia Bike.

COME IL "GURU" DIVENNE CICLOAMATORE

La storia di Amedeo Bandoni con il ciclismo amatoriale è di lunga data. Una passione sfociata per caso, quando in una partita di calcio Under 18, giocava terzino nel Borgo a Mozzano, si infortunò rimediando una distorsione al ginocchio.

I medici gli consigliarono come terapia riabilitativa il beneficio della pedalata in bicicletta. Così acquistò la prima bici da corsa inziando una lunga carriera cicloamatoriale che lo portò a vincere anche il Giro d'Italia Uisp, interrotta a 35 anni.

"Alla mia età - dice - uso la bicicletta soltanto per fare attività sportiva e divertirmi con il gruppo. A 52 anni sono troppo vecchio per puntarte alla competizione".

Marlia Bike è il proseguimento dell'Auser Velo Club Lucca, presieduto in origine da Luciano Luporini, che ebbe i natali intorno al 2000. L'amicizia tutt'ora molto forte fra Amedeo Bandoni e Stefano Del Carlo portò la società ad una fusione con la squadra di Porcari sotto il nome di BBM Baldo Stefan, con sede legale a Marlia e operativa a Porcari. Poi le strade fra i due gruppi si sono separate nel 2017, per puntare ognuna ai suoi obiettivi: Marlia Bike alla mountain Bike e Team Stefan alle gare in linea ed alle Gran Fondo.

FRA I TESSERATI DI MARLIA BIKE ANCHE L'AZZURRO PAOLO BIANCHINI

Attività prevalente la mountain-bike ma c'è anche una eccezione nel gruppo di Marlia. Si chiama Paolo Bianchini, un atleta montemagnino che si è distinto negli ultimi anni nel disputare le ultra maratone percorrendo distanze lunghissime con sforzi intensi e prolungati.

L'anno scorso portò a termine la Bisettrice, pedalando sette giorni e mezzo dormendo soltanto 14 ore, percorrendo da Sud a Nord l'Italia con partenza da Porto Salvo in provincia di Reggio Calabria ed arrivo nella Vetta d'Italia di Bolzano dopo 2150 km. e 39 mila metri di dislivello.

Una impresa che ha dato soddisfazione all'intero team e che ha consentito all'atleta di conquistare la maglia azzurra della nazionale Ari Audax Randonneur Italia. Un ente alla ricerca di un ciclismo diverso, non esasperato dalla competizione ma impegnativo e severo.

La prima lunga distanza del ciclismo antico riporta la data del 1897, quando un gruppo di ciclisti partì da Roma per raggiungere Napoli. Questa forzata pausa può penalizzare, se troppo prolungata, anche lo stesso Bianchini, che ha raggiunto l'omologazione ai brevetti.

Fra fine giugno e luglio dovrebbe partecipare, se anche questa manifestazione non sarà annullata, alla Super Randonnée Alpitica, sfidando se stesso sulle salite leggendarie del Giro d'Italia e del Tour de France, dove ci vuole grande autonomia per pedalare lungo i 600 km. che presentano più di 10 mila metri di dislivello.

Come se non bastasse ad agosto avrebbe in programma, con partenza da Milano, la 1001 miglia, percorrendo diverse regioni come Piemonte, Liguria, Toscana e Lazio, per poi tornare verso il Nord Italia dalla parte Adriatica al termine di 1600 km. Percorsi che necessitano di una grande preparazione, spirito di adattamento a qualsiasi circostanza e soprattutto saper soffrire ed avere una grande autoregolazione delle proprie energie.

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