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Scritto da Redazione
Sport
01 Novembre 2020

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Un talento naturale, una centrale che ha sempre avuto rispetto per il gruppo, perché il volley è uno sport di squadra e mai può venire a meno questa caratteristica che Alessandra Colzi ben conosce oltre ad essere in possesso dell'energia per superare i suoi limiti ed arrivare a tagliare il traguardo che si è preposta per continuare ad alimentare il suo sogno.

Per arrivare alla serie A occorrono grandi sacrifici e la ventitreenne fiorentina lo sa bene dal momento che ha dovuto coniugare il volley con lo studio, ottenendo di recente il diploma di laurea triennale di fisioterapista a Firenze. È arrivata alla A2 con Megabox Battistelli di Vallefoglia, uno dei comuni più giovani istituito nel 2014 da una fusione di Colbordolo e Sant'Angelo, ma da queste parti la passione per il volley è tanta grazie soprattutto ad una dirigenza appassionata ed al suo presidente Ivano Angeli.

"La società pesarese mi cercò nel periodo di lockdown, quando il campionato scorso fu interrotto e con questo i sogni di promozione della Megabox in corsa per la serie A. Dopo di che ha acquistato la categoria andando a colmare il vuoto di altre società che hanno abdicato a causa della crisi economica. Fu coach Fabio Bonafede a telefonarmi e per me iniziò a realizzarsi il sogno della serie A."

Come è stato per lei il primo impatto, visto che siamo già all'ottava giornata?

"Questo è per me il primo anno. Devo cercare di correggere gli errori ed abituarmi ai ritmi diversi della serie A. È un percorso stimolante anche se ancora lungo ed insidioso, che mi ha portato per la prima volta lontano da casa e che ho preferito ad un posto fisso di fisioterapista che esercitavo per una associazione di Lastra a Signa dove risiedo, che applica la fisioterapia anche a domicilio. Penso di possedere le caratteristiche fisiche per continuare il mio percorso di crescita in A2 con questa società".

DA STAR DELLA B1, ALLE SFIDE NEI DERBY TOSCANI A GIOVANE PROMESSA DEL VOLLEY NAZIONALE

Alessandra ha iniziato giovanissima a giocare a volley. Si fece le ossa a Scandicci giocando titolare nella squadra di serie C fino al 2014 quando ancora aveva 17 anni con qualche presenza in panchina anche nella prima squadra di serie A. Il suo percorso di crescita ebbe inizio nel triennio di B con San Michele di Firenze dal 2015 al 2017, allenata da Luca Alderani. Poi è passata all'ASD Castelfranco dove nel triennio di B1 dal 2017 al 2020 si è eretta ad una delle migliori centrali del campionato.

"Con Castelfranco - dice la giovane centrale - ho avuto la maggior crescita esponenziale grazie a coach Alessandro Menicucci, un tecnico di grande esperienza che mi ha aiutato molto nei fondamentali del mio ruolo: dalla simultanea estensione delle braccia al murare anche nella diagonale".

E di questo ne sanno qualcosa anche i più forti opposti della B1, come Sofia Renieri salita anch'essa di categoria in questa stagione a Macerata. Pure lei, miglior rappresentante di attacco della Nottolini Capannori, ha dovuto sudare sette camicie per filtrare sul muro del talento fiorentino che ha finito spesso per prevalere sfiancando le attaccanti avversarie. In B1 sono numerose le sfide che l'hanno vista protagonista nei derby.

"Quelle - racconta - erano partite molto sentite. Sia contro la Nottolini, sia contro Blu Volley Quarrata ed Empoli. Contro la Nottolini il clima era particolare, specialmente quando si giocava a Capannori contro una squadra che era sorretta da un pubblico molto caloroso. Una rivalità che si è accesa alcuni anni prima del mio arrivo a Castelfranco, perché le due squadre sono state spesso rivali per aggiudicarsi campionati di categoria. Ricordo nel campionato 2018-19 che perdemmo contro Capannori al Palabagagli per 3-0 e la società ci spronò per vincere il ritorno a Capannori. Ci riuscimmo al tie-break al termine di una partita entusiasmante. Sono ricordi che conserverò per sempre".

Il presidente della Bionatura Nottolini Paolo Gradi ha passato notti insonni al pensiero di arrivare a lei: "Vedere Alessandra Colzi sul parquet è uno spettacolo - dice il principale dirigente lucchese - abbiamo tentato invano di poterla ingaggiare, anche se riconosco che lei avrà un futuro luminoso in serie A e sono contento per lei di esserci già arrivata". Parole che lusingano la Colzi: "Mi fa piacere che il presidente Gradi dica questo, perché la Nottolini ha sempre avuto grandi giocatrici nel mio ruolo".

ED ORA MEGABOX VALLEFOGLIA PUNTA AI PLAY-OFF PER LA PROMOZIONE IN A1

E' emergente la Colzi, ma lo è anche la sua squadra di Vallefoglia che con competenza ed entusiasmo ha portato il grande volley al Paladionigi di Montecchio e peccato che i tifosi non possano assistere agli incontri della loro squadra, a causa del covid.

Nel Girone Est di A2 Megabox è seconda in classifica con p.14 a due sole lunghezze da Cutrofiano. Terzo posto per Teodora con p.12.

Nello stesso girone gioca anche Sofia Renieri, opposto dell'altra squadra marchigiana CBF Balducci di Macerata che dopo sette giornate ha soltanto 6 punti in classifica. Proprio oggi pomeriggio alle 17 si accendono di nuovo le luci al Paladionigi per il grande derby marchigiano con la speranza che i due coach possano schierare rispettivamente sia la Colzi, sia la Renieri, per l'ennesimo confronto fra la centrale e l'opposto, il primo in A2: "Abbiamo iniziato molto bene il campionato - conclude uno dei migliori talenti centrali - vincendo le partite giocate eccetto l'unica sconfitta contro Cutrofiano che comanda momentaneamente la classifica. Il derby contro Macerata non sarà facile. Loro hanno tanta voglia di riscatto e si impegneranno al massimo per renderci la vita difficile. Noi comunque dobbiamo fare punti per inseguire l'obiettivo della società che è quello dei play-off e della promozione in A1. Al centro oltre a me la squadra dispone dell'americana Rachael Kramer, di Silvia Bertaiola con la quale mi sono spesso alternata nelle prime partite e di Elena Ricci. La regia è affidata all'esperta Martina Balboni. Che differenza ho riscontrato tra la B1 e l'A2? Direi soprattutto il gioco che in serie A è più sviluppato sulle attaccanti. La palla poi ha ritmi diversi, molto più veloci".

Alessandra Colzi ha giustamente osato, vuol dare sfogo alle sue enormi possibilità. Dalla cura del corpo umano trovando le soluzioni al dolore e alle disfunzioni a centrale del volley calcando i taraflex della serie A, cercando di sfruttare al meglio il suo talento.

 

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