Al quarto incontro da professionista nelle MMA (Mixed Martial Arts), lo sport di combattimento che utilizza svariate tecniche e colpi di diverse arti marziali, è uscita fuori la vera dimensione di Filippo Fornaciari dopo che con destrezza ha imbrigliato costringendolo alla resa il biellese Nicolò Solinas nella gabbia ottagonale del Venator F. C. 6 di Pescara.
A metà del terzo ed ultimo round l'azione decisiva con Filippo che con le spalle a terra ha esercitato una grande pressione sul gomito del suo avversario piazzando l'Armbar che non ha ammesso repliche, aggiudicandosi al Pala Giovanni Paolo II la 27^ edizione dell'evento che fa parte del Fight Clubbing International Championship, più volte rimandata per l'emergenza sanitaria da coronavirus e finalmente potuta svolgersi.
"Una grande soddisfazione - sottolinea l'atleta - ed una vittoria che mi ripaga di tanti sacrifici da dividersi con i miei coach Pietro Falco (MMA e Striking) e Alberto Tesi (Brasilian Jiu-Jitsu) e con il mio Team Fight Gym Academy di Pieve a Nievole. Un successo che mi fa riscattare dalle due sconfitte ai punti subite rispettivamente da Abraham Acosta a Montecatini nel 2019 e da Marco Esposito a Livorno lo scorso anno prima che scoppiasse la pandemia del covid. Ricordo invece con più serenità l'esordio ufficiale da professionista quando a Parma superai, nella primavera di due anni fa, Federico Perri nella categoria pesi leggeri per Ko/Tko nell'incontro durato poco più di quattro minuti."
Il lottatore lammarese accresce così la sua autostima, concentrando con più motivazione il suo tempo libero che gli concede il lavoro nell'ambito di una officina navale, pensando ad una ulteriore scalata ai vertici nazionali nella MMA, una disciplina che all'età di 24 anni gli ha dato molto a livello mentale, conferendogli sicurezza e rispetto per l'area attraccata. Questa pratica sportiva antichissima accresce ai suoi praticanti l'educazione. Uno sport che ha modellato nel tempo le prospettive ed il valore del rispetto per l'avversario e per il comportamento nella vita di tutti i giorni fuori dal ring e dalla gabbia, le due superfici sui quali si allenano i suoi protagonisti a suon di calci, pugni, ginocchiate, lotte in piedi e a terra mostrando fisicità spaziando negli esercizi dai colpi di pugilato alle tecniche Jiu Jitsu.
DA RAGAZZO VIVACE A CAMPIONE EQUILIBRATO
Il lottatore di Lammari ha amato lo sport fin da bambino, giocando a calcio e facendo nuoto, uno degli sport più praticati dai bambini. Nella sua fase di crescita è sempre stato un ragazzo vivace, pieno di energie, non correndo mai il rischio di adagiarsi in stili di vita troppo sedentari come a volte accade ai ragazzi in età adolescenziale.
"La mia indole combattiva - dice a La Gazzetta di Lucca - nel gergo sportivo ovviamente, mi induce a non demordere mai, tanto da essere tenace e persistente anche nei momenti di difficoltà. Dopo le mie prime esperienze sportive da ragazzo nel 2013 fui attratto dalla Kick Boxing. Mi tesserai con la Samurai Karate di Lucca ed il mio primo allenatore è stato Daniele Marcovina. Una disciplina sportiva che mi fortificava. Nel tatami davo sfogo alla mia energia ed ebbi subito la sensazione di condurre uno stile di vita più sano, mi divertivo e corressi anche la mia alimentazione. Quindi passai alla New Jim Tonic di Zone per poi mixare le arti marziali con il passaggio alla MMA ed al Team Fight Gym di Pieve a Nievole nel 2019, dove ho fatto l'esordio da professionista. Ho finalmente trovato lo sport adatto ai miei mezzi, quello che mi diverte di più migliorandomi costantemente nella tecnica ed in tutte le sue sfaccettature. Uno sport che mi ha consentito di imparare le mosse di autodifesa, aumentando la mia sicurezza e dandomi effetti positivi sia a livello fisico che psicologico".
Oggi Filippo è un fighter equilibrato ed anche nella categoria riesce a mantenersi competitivo, mantenendo il suo peso corporeo sui 70 Kg. limite massimo per continuare a combattere nella categoria dei pesi leggeri.
FILIPPO: "IL MIO SOGNO TRASFERIRMI A COMBATTERE IN AMERICA, DOVE L'MMA È UNO SPORT POPOLARE"
Il Mixed Martial Arts ha preso Fornaciari totalmente, nel corpo e nell'anima, uno sport che va conosciuto bene come ha fatto lui per apprezzarlo anche a livello sociale dove i valori dell'uomo e dell'atleta sono inscindibili.
Ma quali sono a questo punto le sue aspettative per il futuro, dove vorrebbe arrivare?
"Sicuramente - conclude il fighter - poter crescere ancora ed il mio sogno sarebbe potermi nel tempo trasferire a combattere in America, perché oltreoceano l'MMA è molto seguito, tanto da superare come numero di spettatori il Football Americano ed il baseball. In America ed in Russia c'è una cultura per questa disciplina molto superiore all'Italia dove ancora stenta a decollare. Sarei veramente felice se l'MMA potesse diventare la mia professione, non chiedo altro che misurarmi e confrontarmi in eventi ancor più importanti".
Filippo, un combattente lucchese da seguire negli anni a venire. Un nome ormai consolidato dello sport di casa nostra per accrescere le conoscenze sulle arti marziali, nello specifico Mixed Martial Arts, uno sport in continua evoluzione.