Da Rionero in Vulture, piccolo comune in provincia di Potenza, al terzo gradino del podio ai campionati europei FISPES disputati in Polonia nella specialità del getto del peso categoria F35. La medaglia di bronzo conquistata lo scorso venerdì da Nicky Russo - atleta paralimipico da due stagioni in forza alla Virtus Lucca - ha il sapore dell’impegno e del sacrificio, della dedizione e della forza d’animo.
Sono queste, tra le altre, le componenti con le quali il quarantaseienne lucano affronta non solo i rivali in pedana in occasione delle gare, ma anche la sua avversaria quotidiana che è la sclerosi multipla. Dopo un crescendo di ottimi risultati consecutivi e il recente record italiano conquistato a Bari con la misura di 13,40, Russo ha ricevuto la convocazione in azzurro da parte del direttore tecnico Vincenzo Duminuco per la prestigiosa competizione, riuscendo a centrare, all’esordio in nazionale, un risultato storico.
“È stata un’esperienza fortissima – dichiara Russo -, riguardo le foto e faccio ancora fatica a crederci. Speravo nella convocazione senza però aspettarmi nulla e, una volta lì, ho vissuto il raduno come in una bolla, concentrato al massimo per non disperdere inutilmente energie. Ci tenevo a onorare al meglio la maglia azzurra e a rappresentare l’Italia al massimo delle mie possibilità. Credevo di poter fare bene e alla fine è arrivato quel 13,12 che costituisce la mia seconda miglior misura. Devo ringraziare la FISPES, che è stata vicina a noi atleti in modo esemplare con ogni suo singolo componente consentendoci di creare un gruppo unito e ben amalgamato. E un ringraziamento speciale va alla Virtus Lucca, la mia società, quella che ha creduto in me e per la quale sono orgoglioso di gareggiare. È stato l’altro pesista Antonj Possidente a farmi entrare in contatto con la società biancoceleste e da allora ho instaurato con il vice presidente Sergio Martinelli un rapporto incredibile. Sebbene la distanza geografica da Potenza, dove mi alleno seguito splendidamente dal tecnico Pier Paolo Zaccaro, in Virtus mi sento parte di una grande famiglia. Vorrei che i miei risultati fossero un messaggio per tutti coloro i quali sono affetti da disabilità. Sono convinto che bisogna credere nelle seconde opportunità e fare in modo di rimettersi in gioco nonostante le difficoltà. Il ringraziamento più grande va infine alla mia famiglia: a mia moglie Catia, ai miei figli Mario e Angelo e a mia mamma Rosa per l’incessante supporto di ogni giorno. Tokyo? Inutile negare che è un sogno, ma per me è già bellissimo poterle sognare le Olimpiadi”.
La soddisfazione in casa Virtus è forte come le parole del vice presidente Sergio Martinelli: “Sono orgoglioso dei risultati di Nicky Russo perché oltre a essere un grande atleta, è una persona straordinaria che affronta la malattia con un coraggio e una serenità incredibili. La società e io lo riteniamo un uomo speciale e un esempio, perché lo è realmente. Riuscire a vincere una medaglia di bronzo ai campionati europei alla prima esperienza internazionale è già di per sé un traguardo eccezionale. Gli auguro di riuscire a centrare sempre nuovi obiettivi e chissà che non arrivi anche il pass per Tokyo”.