Finale da libro cuore alla Bionatura Nottolini. Il ridimensionamento economico imposto da quel male invisibile e devastante che è il covid-19 ha prodotto il primo clamoroso provvedimento nella blasonata società bianconera.
Dopo 17 anni lascia Capannori il carismatico coach Alessandro Becheroni che non ha accettato la notevole riduzione di stipendio proposta che sembra essere stata meno della metà di quello che prendeva.
Il tecnico di San Marcello Pistoiese fa parte della storia di questa società, ne conosceva i segreti, lo stile, ne era insomma un bonder lino dentro e fuori del campo di gioco, al cui nome sono legati i numerosi successi come le due promozioni in B1, la prima all'era Baroni, la seconda nella gestione Gradi, ma anche ai diversi successi nei campionati regionali e provinciali nelle categorie giovanili.
Un tecnico che ha sempre costruito le sue squadre nel tempo pianificando nei minimi dettagli il suo metodo di allenamento evolvendosi per migliorare l'analisi della partita e la comunicazione con le proprie giocatrici che ha visto crescere sul parquet nel corso degli anni migliorandole a livello tecnico e mentale:Sofia Renieri e Francesca Mazzuola sono soltanto alcune dei prodotti sfornati da lui di recente.
IL PRESIDENTE PAOLO GRADI: "UNA SCELTA A MALINCUORE"
Questo l'amaro sfogo del presidente Paolo Gradi: "Purtroppo questa scelta forzata ci rattrista ed anzi cogliamo l'occasione per ringraziare Becheroni del grande lavoro di tutti questi anni segnati da numerosi successi. Abbiamo ridotto il budget da destinare a tutti i settori compreso rimborsi spese e stipendi a tecnici ed atlete. Nei miei cinque anni di presidenza la società Nottolini ha sempre puntato sull'equilibrio economico, senza mai ritardare a pagare le mensilità e questa politica restrittiva ci costringe ad arrenderci nelle spese insostenibili. E' bene parlare chiaro, la Nottolini va avanti e nella prossima stagione parteciperà ad un campionato nazionale di B1 o B2 e sarà sempre la prima squadra a rappresentare lo sport nel territorio comunale di Capannori."
Quindi al posto di Becheroni sarà promosso Stefano Capponi?
"Questa è la scelta probabile, anche se lo stesso Capponi come gli altri tecnici dovranno darci la loro riconferma. Lo stesso vale per tutte le atlete che hanno preso tempo una settimana per accettare le nuove condizioni. Al momento l'unico tecnico riconfermato è Matteo Lupetti che però preferisce continuare a fare l'allenatore in seconda".
Resta difficile in questo momento prevedere una riconferma di Sofia Renieri, che già lo scorso anno aveva diverse richieste da società di A2, quasi impossibile se addirittura le venisse prospettata una stagione in B2: "Mi auguro che Sofia rimanga così come tutte le altre atlete che hanno sempre dimostrato attaccamento ai nostri colori. Nella prima squadra sono tutte svincolate eccetto Mazzuola, Ceragioli e Bresciani che sono di nostra proprietà e ci auguriamo che facciano parte, vista la loro giovane età, della Nottolini del futuro".
COACH BECHERONI: "NESSUN SENTIMENTO DISTRUTTIVO DA PARTE DI NESSUNO"
Pensare che soltanto due settimane fa Becheroni stava già pensando a programmare la ripartenza per il dopo coronavirus... non si aspettava coach una decisione così da parte della società?
"Capisco i problemi economici che insorgeranno in tante squadre per le ripartenze dopo un periodo così drammatico. Quindi non avevo certezze, ma in questo momento mi sento di dire che non c'è nessun sentimento distruttivo né da parte mia né da parte della società del presidente Gradi. Ho passato con i colori bianconeri 17 anni meravigliosi ed abbiamo costruito nel tempo una buona organizzazione di gioco e strutturale. Ricorderò i felici momenti ed i meravigliosi tifosi di Capannori che sono un valore aggiunto di questa società. In questi due giorni, erano anni che non mi succedeva, mi sono anche commosso per le tante testimonianze di affetto ricevute su Whatsapp".
Fra i messaggi anche quelli di stima e di rispetto dei colleghi, perché Becheroni è un maestro del volley che lo ha visto dopo una breve carriera di giocatore allenare da quasi cinquanta anni.
"Ho sempre lavorato a lungo con una squadra, perché prima di accettare guardavo che avesse una programmazione e che fosse orientata alla formazione tecnico sportiva educativa verso i giovani. Cercavo una programmazione ed una metodologia condivisa".
Un breve sguardo alla sua carriera?
"Non mi dica gli anni e quanti. Le posso ricordare l'inizio di carriera nel San Marcello Pistoiese, la squadra della mia città, il decennio alla Vallina Pistoia fra B1 e B2, gli anni di Empoli in B1, la Pantera di Lucca, società di grande blasone, di un grande presidente quale è stato l'avvocato Cristilli. Alimentavo il settore giovanile e guidavo la prima squadra nella B unica con la soddisfazione di lanciare giovani come Cristilli, Ragghianti, Tonarelli e Chiara Navarrini, una palleggiatrice arrivata alla serie A. Qui a Capannori lascio un bel parco atlete e giovani molto interessanti da lavorarci sopra per un buon avvenire come Lunardi, Mazzuola e Ceragioli."
Coach alla sua età di 68 anni si sente ancora motivato?
"Certo. Silvano Prandi a 74 anni allena ancora in Francia in serie A. Nel volley non c'è ancora un limite di età".
Ci dica la verità: ha già in mente quale offerta accettare?
"Di sicuro - risponde alla Gazzetta di Lucca - non una prima squadra. Mi stimola di più continuare a far progredire tecnicamente e tatticamente le giovani atlete e dedicarmi alla loro maturazione fisica ed atletica".
Questo è Becheroni, un tecnico che ha fatto la storia della Nottolini ed ha impostato la sua intera vita a lavorare nel volley, scegliendo questa professione nonostante i suoi genitori avessero in gestione due ristoranti a San Marcello Pistoiese. Gli mancavano due esami per diventare medico e rinunciò a laurearsi per coltivare la sua passione. Con lui tante ragazze sono maturate sul parquet, sapendo di avere un coach che le seguiva nelle loro fasi sensibili che sono alla base dello svilluppo. Non sarà più l'Alex Ferguson della Nottolini ma rimarrà un grande maestro di volley.
L'ADDIO ANCHE AL TEAM MANAGER VALENTINA MALTAGLIATI
Dopo nove anni consecutivi di Nottolini, fra parquet e scrivania, lascia la società bianconera anche Valentina Maltagliati, che era stata promossa team manager nell'ultima stagione.
"Una scelta dolorosa - dice l'ex banda - non dovuta a me. Capisco le restrizioni economiche della società nella quale ho esordito come giocatrice 17 anni fa per poi trasferirmi in altre squadre e poi ritornare a Capannori".
Come è maturata la decisione?
"Sono stata chiamata telefonicamente e mi è stato detto che non avevo più spazio nel mio incarico per questioni economiche. Una scelta che rispetto e capisco perché la Nottolini non ha una struttura per potersi consentire tanti incarichi e budget necessari per coprirli. Continuo a dedicarmi al mio lavoro di consulente per prestiti a fondo perduto".
Da anni riscuote la fiducia di coach Becheroni. Accetterebbe una chiamata da lui?
"Becheroni sa come prendermi. Difficile non accettare, è molto convincente". Un'altra bandiera bianconera che se ne va.