Sport e istruzione ormai camminano di pari passo: l'hanno dimostrato quest'anno l'inserimento del termine "attività sportiva" nell'articolo 33 della Costituzione e la decisione di introdurre nella scuola primaria la figura del docente di scienze motorie, e ritorna a dimostrarlo, nell'ambito più ristretto ma non meno significativo della provincia di Lucca, il progetto Prisma- percorsi di inclusione sociale, mediazione ed aggregazione territoriale.
Questo progetto, finanziato dal ministero dell'interno, rientra nell'ambito del fondo Fami (fondo asilo migrazione e integrazione), di cui la prefettura di Lucca è capofila e che prevede fondi stanziati per l'inclusione dei ragazzi stranieri sul territorio. "Negli ultimi anni il nostro territorio ha visto un grosso incremento nei ragazzi stranieri di ogni fascia di età qui stanziati, soprattutto in conseguenza alle tragiche vicende che hanno coinvolto l'Ucraina, ma non solo- ha esordito Claudio Oliva in rappresentanza dell'UST ufficio IX di Lucca e Massa Carrara- Con questo progetto abbiamo sposato l'idea di usare lo sport come strumento d'inclusione, come momento di dialogo con ragazzi e famiglie e di superamento di quelle barriere che normalmente ci sono per l'accettazione e l'inclusione sul territorio".
Il primo evento sportivo previsto in quest'ambito avrà luogo questo venerdì 17 novembre alle 9.30 presso il palazzetto della scuola IC G. Ungaretti (già Lucca 2): si tratterà di un incontro dimostrativo di basket in occasione del quale i ragazzi dell'istituto comprensivo, nonché i ragazzi con disabilità del liceo sportivo Fermi, saranno guidati a provare la disciplina dai ragazzi dello stesso liceo sportivo e dagli atleti del Basketball club Lucca, due importanti realtà, l'una sportiva e l'altra al contempo sportiva e scolastica, del nostro territorio. "Per noi è un piacere ospitare una realtà sportiva così importante, che darà ai nostri ragazzi l'occasione di vedere come lo sport voglia dire crescita, educazione e competenze, apprezzando la diversificazione che come scuola cerchiamo di offrire ai ragazzi delle attività sportive per dare a tutti quelli che sono non i futuri, ma gli attuali cittadini di questo paese, quella della gioia del movimento come dimensione culturale forte che si sviluppi nel tempo", ha commentato il dirigente scolastico Gino Carignani.
Più avanti, si terrà un secondo evento di questo tipo, questa volta oltre i confini del territorio comunale, coinvolgendo i ragazzi del liceo sportivo Carlo Piaggia di Viareggio. "Partecipiamo dall'anno scorso alla realizzazione del progetto, che è stato per noi un piacere e un'occasione di crescita. Come scuola, abbiamo messo insieme una serie di eventi che abbiano come obiettivo l'inclusione degli studenti a 360 gradi, toccando gli studenti con disabilità, gli studenti con bisogni educativi speciali e, naturalmente, gli studenti stranieri: questi spesso arrivano senza ancora conoscere l'italiano, strumento fondamentale non solo per l'istruzione ma anche e soprattutto per la socialità- ha affermato la dirigente dell'istituto Rossana Pacini- Soprattutto in questi casi risulta fondamentale lo sport: il linguaggio dello sport è trasversale, non ha bisogno di parole e si configura come un momento per sviluppare gioco di squadra e vicinanza. Quello che abbiamo imparato è che il fenomeno migratorio si gestisce meglio come sistema: tutti insieme possiamo raggiungere un obiettivo ambizioso".
Collaborazione è insomma la parola chiave del progetto: a livello più ampio tra i vari enti pubblici, enti territoriali ed enti del terzo settore presenti sul territorio (tra cui si ricorda anche la scuola superiore Sant'Anna di Pisa), a livello minore tra scuola e sport, e a livello ancora più minuto ma estremamente significativo tra i due assessorati all'istruzione e allo sport del comune di Lucca. "Quando si parla di sport si parla sempre anche di scuola: tra i due assessorati si va a braccetto, e di idee in cantiere ne abbiamo tante", ha asserito a proposito l'assessore all'istruzione Simona Testaferrata, le cui parole sono state condivise anche dal collega Fabio Barsanti.
"Per noi è motivo di grande soddisfazione aver portato a termine un progetto estremamente difficile come questo. Tuttavia, nella sua complessità c'è stata una semplicità d'azione nel ritrovarsi insieme, riscontrata una grandissima disponibilità immediata in breve tempo da parte di tutti gli enti coinvolti: questa è stata la chiave di volta che speriamo di mantenere anche nei prossimi anni", ha concluso Vincenzo Genovese.