L'emergenza sanitaria da coronavirus ha cambiato le nostre abitudini ed anche quelle degli atleti costretti a comunicare con strumenti on-line per l'autoisolamento. Ma, come se non bastasse, diverse vollyste sono passate da uno fra i momenti più esaltanti ad una improvvisa tristezza. E' il caso delle cinque lucchesi dell'Ambra Cavallini di Pontedera impegnate nel girone B di serie C. Si tratta di Ilaria Miccoli, Alice Coselli, Fabiana Chericoni, Martina Focosi e Irene Vichi (tutte ex Nottolini).
La loro squadra guidata da coach Fabio Giannotti dopo 16 giornate, a dieci dal termine, guidava la classifica avendo vinto tutte le partite e perso soltanto un punto nell'ultimo successo del 22 febbraio, prima della sospensione del campionato, per 3-2 al palasport Aldo Moro di Borgo a Buggiano. Difficilmente sarebbero state private della gioia di una promozione diretta dopo aver dominato un campionato inutilmente e che ha visto loro vanificare nel nulla una stagione ricca di soddisfazioni che aveva trasformato il Pala Zoli in un'arena piena di energia.
Improvvisamente anche per loro il mondo è cambiato, con lunghe permanenze in casa a vincere la tentazione di trasgredire in queste splendide giornate, che facevano perfino innervosire, del periodo pasquale, rinunciando forzatamente alle prime uscite stagionali al mare oppure agli invitanti picnic e uscite con gli amici, traendo con rabbia il beneficio del sole nel giardino di casa o affacciandosi al balcone.
ILARIA MICCOLI, IL RULLO COMPRESSORE
La sua prima stagione del dopo Nottolini doveva essere per Ilaria una rivincita, una dimostrazione di essere pronta a difendere i colori di una grande squadra da protagonista. In effetti tutto procedeva per lei secondo previsione, confermando la sua buona lettura di gioco ed impersonando molto bene il ruolo del libero con risposte efficaci sempre sotto pressione. Invece la sfortuna ha voluto mandare in frantumi in un solo attimo i suoi sogni e le sue aspettative. "Sforzi e divertimento - dice Ilaria - sono svaniti in un attimo. Abbiamo concluso il campionato senza ottenere niente nonostante il vantaggio che avevamo di 10 punti sulla seconda in classifica. Sono veramente rammaricata e triste perché il campionato era nelle nostre tasche. Sono altrettanto sicura che il prossimo anno, sempre che si possa ripartire, la nostra squadra sarà ancora più unita e più forte. Resterò all'Ambra Cavallini dove ho trovato un ambiente fantastico, ma soprattutto accogliente".
ALICE COSELLI, UNO DEGLI OPPOSTI PIU' FORTI DELLA C
Chi è particolarmente amareggiata dell'inevitabile chiusura senza esiti del campionato è la ventitreenne lucchese Alice Coselli, autrice di un campionato straordinario che l'ha messa in luce fra gli opposti più forti in assoluto della serie C. I suoi colpi veloci e potenti in diagonale attaccando da destra hanno inciso fortemente nell'economia del gioco e soprattutto dei punti della squadra. Per lei rimane l'amarezza di non aver potuto compiere il tris consecutivo di vittorie dopo le promozioni in B1 prima con la Nottolini e successivamente con il Fucecchio.
"E' stato un duro colpo per noi - dice Alice - la sospensione del campionato, anche se c'era da aspettarselo. L'amarezza viene sopratutto da non aver potuto registrare una classifica, vanificando così tutte le partite giocate e vinte ed i nostri sacrifici come quelli delle altre squadre. Capisco che l'emergenza contro il coronavirus in Italia è molto delicata e la priorità adesso è quella di salvaguardare la salute di tutte le persone, però non è facile digerire a livello agonistico la sfumata impresa che per noi voleva dire tantissimo. A questo punto la speranza è quella di riuscire a ripartire a fine agosto con la preparazione e rimboccarci le maniche per replicare quanto di positivo eravamo riuscite a fare in questi due terzi di campionato, purtroppo forzatamente concluso in un modo che nessuno avrebbe mai voluto e potuto prevedere. Per me sarebbe stato il terzo campionato vinto consecutivamente e spero che il successo sia a questo punto rimandato al prossimo anno."
DEBORA VANUZZO: "UNA STAGIONE CHE SPERO PORTI AD UNA RIFLESSIONE GENERALE"
La camiglianese Debora Vanuzzo, soprannominata "La Signora del volley" per il suo modo elegante di comunicare e di assaltare la palla, medita sul periodo che verrà dopo il coronavirus. Il più forte opposto della serie D nella stagione 2018-19, salita quest'anno di categoria, medita sulla drammaticità del momento.
"Stiamo vivendo un periodo particolare - dice - che ha bloccato precocemente sia me che l'intero mondo pallavolistico. Sicuramente c'è molto dispiacere perché comprendo perfettamente cosa vuol dire l'impegno e la dedizione degli atleti, oltre alle ore trascorse in palestra quotidianamente da ogni atleta per coltivare la propria passione. Purtroppo in questo momento abbiamo cose più importanti a cui pensare, quindi la pallavolo, seppur a malincuore, può aspettare. Spero che questa annata, decisamente negativa, possa portare ad una riflessione da parte di tutti, dagli atleti, ai dirigenti, agli addetti ai lavori. Ad ogni modo io a giugno sarò svincolata e mi prenderò tutto il tempo necessario per decidere oculatamente cosa fare nella prossima stagione pallavolistica."