Dopo alcune indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, è arrivata anche l’ufficialità. La Federazione italiana rugby ha deciso di sospendere definitivamente tutta l’attività agonistica sul territorionazionale per quanto riguarda la stagione sportiva 2019-2020. Si tratta della prima federazione sportiva italiana a prendere una decisione del genere ed è probabile che anche altre realtà seguano il suo esempio. Una decisione drastica e senza precedenti dal dopoguerra ad oggi.
Stop dunque a tutti i campionati e blocco di promozioni e retrocessioni. Una decisione che colpisce anche il Rugby Lucca. Non solo perché la formazione rossonera era in piena lotta per la promozione nel campionato di serie C Nazionale ma anche per i tanti ragazzi e ragazze del settore giovanile che non vedevano l’ora di poter tornare in campo.
“Nessuno avrebbe voluto che si arrivasse a tanto ma, data la situazione del Paese, era la cosa giusta da fare – commenta il presidente del Rugby Lucca, Andrea Lombardi -. Questo non vuol dire però che la stagione sia finita: siamo infatti costantemente in contatto con il presidente del Comitato regionale Fir, Riccardo Buonaccorsi che ci tiene aggiornati sull'evolversi della situazione. Bonaccorsi e il Comitato regionale stanno lavorando per organizzare attività alternative ai normali campionati, in modo da non dover star fermi fino a settembre. Quello che ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare in questo momento è rispettare le norme attualmente in vigore, perché è l'unico modo per uscire il più in fretta possibile da questa situazione. Quando sarà il momento di tornare in campo, noi ci faremo trovare pronti”.
Segue estratto dal comunicato stampa della Fir:
"Il Consiglio federale della Fir si è riunito in video-conferenza giovedì 26 marzo per definire le azioni da adottare a fronte della pandemia da Covid-19 attualmente in atto, dopo aver temporaneamente sospeso sino al 3 aprile ogni forma di attività agonistica. La decisione del Consiglio determina la mancata assegnazione dei titoli di Campione d’Italia previsti dai regolamenti e, al tempo stesso, di tutti i processi di promozione e retrocessione. L’organo di governo del rugby italiano ha deliberato la sospensione definitiva della stagione 2019/2020.
Nell’assumere una decisione che non ha precedenti nella storia del rugby italiano dal secondo dopoguerra ad oggi, il Consiglio ha tenuto in massima considerazione i valori fondanti del rugby italiano e il loro attivo impatto sulla società civile e sui Club, nell’intento di rispondere a tre aspetti imprescindibili:
- Tutelare la salute e il futuro dei giocatori di rugby di ogni età e livello del nostro Paese, delle loro famiglie e delle loro comunità.
- Mostrare come il rugby sia pronto a rispondere eticamente alle condizioni complessive del Paese, duramente sfidato sul piano sanitario ed economico dalle vicende epidemiche attuali anche affrontando - come opportuna forma di condivisione - il sacrificio di una sospensione tanto incidente sull’attività agonistica nazionale.
- Consentire ai Club di ogni livello di operare in regime di chiarezza rispetto alle attività previste nei prossimi mesi".