Anche il Team Stefan, una delle squadre amatoriali con più tesserati e successi nella piana lucchese, deve rinunciare ai suoi obiettivi ed ai grandi appuntamenti di inizio stagione improntati sulle Gran Fondo.
Il clima di grande incertezza per l'emergenza contro la pandemia del coronavirus ha già da tempo interrotto i campionati di tutti gli sport, rimandando di un anno perfino le Olimpiadi estive di Tokyo, ma anche il ciclismo non sfugge a questa regola dopo l'annullamento delle gare professionistiche e si prevede il peggio anche per la Maratona Dles Dolomites del 5 luglio e la Sportful Dolomiti Race di domenica 21 giugno che gli atleti del Team Stefan volevano affrontare carichi di spirito agonistico per attivare le catene muscolari sviluppando alte frequenze nei lunghi ed impegnativi tracciati sulle migliaia di metri di dislivello.
Una squadra che ha vinto tanto ma che voleva aumentare l'asticella delle difficoltà alla quantità. "Siamo contenti - dice il "fachiro" l'atleta-presidente del Team Stefano Del Carlo - di aver conservato anche nel 2019 il primato nazionale di vittorie nelle gare in linea, come avviene ripetutamente dal 2016, ma ci mancano risultati di rilievo nelle corse più lunghe e severe come le Gran Fondo. Già saltata la GF Paolo Bettini di Pomarance del 22 marzo e sono a rischio quelle estive. Fra le gare in linea puntavamo al Trofeo Bar Olimpia di Marlia del 3 aprile ed al Memorial Amerigo Del Carlo, in memoria di mio padre, organizzato dalla nostra società ciclistica sulle strade di casa a Porcari, entrambe annullate. Speriamo che possa effettuarsi la Coppa del Mondo e Master Cycling Classic in programma dal 21 al 27 agosto a Radweltpokal St.Johann in Austria, visto che per quella competizione mancano ancora diversi mesi. Vi partecipiamo da tre anni e non siamo andati oltre apprezzabili piazzamenti."
Ma chi sono gli atleti di punta della squadra?
Sperando di non dimenticarmi nessuno, per le GF puntiamo sulle specifiche preparazioni di Roberto Benedetti, Lorenzo Sbrana, Emilio Scatena, Luciano Martini e Giovanni Bellandi, tutti possibili candidati al podio nelle rispettive categorie. Se parliamo di corse in linea e di circuiti i nostri due atleti plurivittoriosi sono Diego Giuntoli e Franco Bensi che difficilmente rimangono a secco nelle gare più veloci"
IL FACHIRO ED IL SUO ETERNO AMORE PER LA BICICLETTA
52 anni possono sembrare molti per continuare ad allenarsi ed a correre ma non per il "fachiro" Stefano Del Carlo aiutato dal ciclismo a farsi percepire più giovane. Il tempo non ha penalizzato il suo fisico longilineo del ciclista. Soltanto qualche ruga sta in lui leggermente affiorando ma è la conseguenza della tanta fatica e dei ritmi sottoposti con giornate dedicate ad allenarsi costantemente unitamente ad otto dieci ore di lavoro nel gestire il suo ristorante di Porcari. Con il tempo ha acquisito l'esperienza che gli ha perfino fatto dimenticare le delusioni da ragazzo, quando nelle categorie giovanili era una promessa.
"Vincevo una-due corse l'anno difendendomi su ogni tracciato ma per vincere tanto se non sei un fuoriclasse non devi essere completo ma il numero uno su determinati tracciati: o il più forte in salita, o il più veloce in volata ed io non ero nè l'uno nè l'altro. Iniziai a correre da bambino ed a mettermi in sella fu mio padre Amerigo, al quale intitolo una corsa ogni anno. Vinsi il titolo provinciale e nazionale ma era sempre presto per sfondare nel ciclismo. Qualche vittoria da allievo e poi passato dilettante non ho più vinto, ritirandomi a 21 anni. Il ciclismo però da adulto ho capito che è una palestra di vita e la fatica mi è servita per avere una visuale più ampia. Coniugare sport e lavoro con abnegazione aiuta a conoscere i propri limiti a livello psico-fisico."
Quali persone l'hanno aiutata a crescere ciclisticamente?
"Quando correvo nel G.S.Porcari-Fanini il mio primo allenatore è stato Angelo Luporini dal quale ho imparato tanto.Poi mi spronava molto Ivano Fanini, un grande motivatore. Mi ricordo una corsa in provincia di Massa quando in cima alla Foce ero in una fuga a cinque. Ivano con la sua ammiraglia si avvicinò promettendomi un milione di lire in caso di vittoria. Sono convinto che avrei vinto stimolato da quella cifra per un ragazzo della mia età. Ma purtroppo fummo ripresi a 600 metri dal traguardo. Sono anche convinto che Fanini, se avessi continuato a correre, avrebbe trovato il sistema di inserirmi nella sua squadra professionisti, perché lui è un generoso ed ha sempre avuto un occhio di riguardo per i corridori delle sue squadre dilettantistiche."
UN GRUPPO DI ATLETI ALLA RICERCA CONTINUA DI OBIETTIVI E STRATEGIE
Diverse le squadre amatoriali che hanno avuto per protagonista Stefano Del Carlo a livello agonistico e societario. La prima nel 2000 fu la Fanini-Stefan. Si appoggiò all'esperienza del compianto Michele Fanini e di suo figlio Lorenzo, per far nascere una squadra vincente su tutti i tracciati. Nel 2007 si trasformò in Fanini Baldo Stefan e successivamente il Fachiro si abbinò a Marlia Bike per coniugare la BBM Baldo Stefan. Dal 2016 il Team Stefan corre senza abbinamenti ed è arrivata ad oggi a suon di vittorie.
"Siamo in un periodo delicato - commenta il presidente - dove spero che i miei sponsor abbiano la clemenza di non abbandonarci in questo periodo traumatico che ha costretto ognuno di noi ad isolarsi continuando ad allenarsi sui noiosi rulli e a fare esercizi a corpo libero. Non è la stessa cosa come fare chilometri su strada, ma almeno cerchiamo di tonificare i muscoli in vista di ricominciare la preparazione."
Cosa vi unisce nella squadra?
"L'inclusione, creando legami solidali correndo insieme da diversi anni. Siamo un gruppo di amici che non nasconde le sue velleità, condividendo un obiettivo comune: quello di vincere ricercando continuamente obiettivi e strategie, cercando di migliorare l'efficienza con sforzi combinati. Prima dell'interruzione forzata per debellare il covid-19 avevamo inanellato 18 vittorie fra quelle di categoria e assolute. Abbiamo vinto in passato tante corse di qualità indossando tutte le maglie con alcuni nostri atleti vincendo anche campionati nazionali e regionali. La nostra migliore annata il 2018 con 206 vittorie. Lo scorso anno siamo un po' calati arrivando a 165, compreso la maglia di campione toscano di Roberto Benedetti, conquistata a Monsummano nella G2 Mediofondo Uisp.".
NONNO A 50 ANNI DI LEONARDO
All'età di 50 anni la vittoria più bella del Fachiro è stata la nascita di Leonardo e da quel momento ha esplorato maggiormente i valori affettivi ed emotivi dell'essere nonno. Per lui una nuova sfida educativa di supporto a sua figlia Sara ed al suo genero Giuseppe che lo obbliga a tenersi sempre aggiornato e la mente allenata mulinando già l'idea di mettere il piccolo in bicicletta. Ma per quello c'è ancora tempo.