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Scritto da Redazione
Sport
27 Aprile 2020

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A 33 anni Luisa Gori ha alzato l'asticella delle sue ambizioni e insegue nuovi successi con la Libertas Ponte a Moriano di coach Alessandro Nelli.

"Essere ambiziosa - dice - mi ha sempre aiutato a migliorarmi nella posizione sociale ed in quella professionale, dove gestisco un istituto di estetica. Peccato questa forzata interruzione, perché la Libertas avrebbe potuto salire di categoria, dopo aver vinto tutte le partite disputate ed aver raggiunto una coesione pazzesca."

Più gli anni passano e più migliora...

"Qui a Ponte a Moriano sento la fiducia della società e della squadra e tutte assieme siamo spronate a trovare una soluzione quando qualcosa non va".

Il segreto di questo primato in 1.a Divisione viene dalla vostra esperienza?

"Giocare ed essere servita nel mio ruolo di banda da una come Giulia Cosci è sicuramente un grande vantaggio: lei è bravissima e sviluppa gioco e strategie di una squadra esperta con due veterane come noi ma anche con una atleta navigata come Diletta Pellegrini e grazie alla nostra esperienza ed il nostro aiuto anche le giovani che ci giocano a fianco imparano e crescono meglio dimostrando il proprio valore. Un'altra componente fondamentale del nostro gioco è stata il pieno recupero della centrale Benedetta Quilici, dopo il lungo infortunio al ginocchio dello scorso anno quando giocava nella Pantera."

Un mix di squadra quindi esplosivo.

"Abbiamo dimostrato di condividere analisi e premesse, obiettivi e strategia ed il nostro impegno era stato ripagato dai risultati, anche se il coronavirus ha annullato tutto, ma rinnoviamo le nostre ambiziosi con le stesse credenziali per la prossima stagione".

La miglior Luisa Gori di sempre?

"Anche se il fisico non è più quello dei 20 anni, credo di aver aumentato la determinazione ed ho per fortuna la grinta che mi sostiene e che mi aiuta molto anche nella vita privata, affrontando tutto con maggiore forza di volontà, senza farmi abbattere dalle difficoltà".

Luisa ricopre uno dei ruoli più faticosi giocando di banda, dovendo attaccare, murare e ricevere. La sua tecnica unita ad una buona velocità e coordinazione le consente di essere ancora una fra le più forti del campionato in questo ruolo.

CRESCIUTA NELLE GIOVANILI DEL VOLLEY OLYMPIC LUCCA, HA GIOCATO 8 ANNI NEL DISCOBOLO VIAREGGIO

Cresciuta Vollysticamente nel Volley Olympic Lucca, dopo il mini volley ha iniziato a 12 anni i primi campionati di categoria.Un anno nella Nottolini Capannori fu trasformata nel ruolo di libero e con l'Under 17 raggiunse le finali ai campionati regionali. Passò poi al Discobolo Viareggio dove ebbe le più grandi soddisfazioni con la vittoria nel campionato di 1.a Divisione e nel 2009 in contemporanea fu tra le artefici della squadra che colse la vittoria nelle fasi finali di Rimini del campionato italiano Uisp, ritornando a giocare nel suo ruolo naturale di schiacciatrice prima da opposto poi di banda. Al Discobolo sono stati diversi gli allenatori sulla sua strada da Mordacci a Magoni, a Modaffari e Carelli.Quindi due anni di serie D al Lucca Volley alla corte di coach Luca Cortopassi ed una stagione in 1.a Divisione con la Libertas Ponte a Moriano nel 2013-14. Passa al System Volley unendosi a nozze nel frattempo con Marco Tradelli per poi interrompere la carriera e dedicarsi alla gravidanza per la nascita del suo unico figlio Leo. Torna a giocare nel 2017 in 1.a Divisione con il Chiesina Uzzanese allenata da Marco Chierroni e l'anno successivo accetta con umiltà di rinforzare nelle categorie amatoriali il Circolino Volley Lucca inziando una nuova trafila a Ponte a Moriano quando viene scovata e convinta a tornare in 1.a Divisione nella Libertas da coach Alessandro Nelli. E' storia attuale, una stagione per lei di forte rilancio ed interrotta bruscamente sul più bello. Un percorso che riprenderà con gli stessi colori ormai nell'autunno prossimo visto che sono stati annullati dalla Fipav tutti i campionati a causa dell'emergenza nel controbattere il Covid-19.

PRONTA A QUALSIASI EVENIENZA

Per Luisa, promossa capitano dalla squadra grazie alle sue capacità di controllo nelle situazioni di pressione e la personalità che l'ha portata ad essere un modello di eccellenza per le compagne, è indifferente ripartire dalla 1.a Divisione come dalla serie D, dopo che il presidente Giuseppe Palagi ha garantito la ripartenza senza escludere di farlo da una categoria superiore. "Ho giocato tanti anni in serie D - conclude - ed anche se salgono le difficoltà nei movimenti e di reparto, posso dire di avere esperienza per acquisire le abilità nell'accettare compiti commisurati alle maggiori difficoltà."

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