Domenica 2 febbraio, a partire dalle ore 16:15, al Teatro dei Rassicurati di Montecarlo si terrà la quarta giornata della tredicesima edizione del Festival Nazionale Città di Montecarlo “L’Ora di Teatro - Un Sipario aperto sul Sociale”, organizzato dal Comitato Provinciale Lucca della F.I.T.A., in collaborazione con il Comune di Montecarlo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Alle 16:15, il Gruppo Giovani dell’Associazione Nando Guarnieri metterà in scena “Il mio nome è Jonathan” da “Il gabbiano Jonathan Livingstone” di Richard Bach.
Caos, solo caos. Occhi aperti, quel leggero sentimento di nausea che ci pervade, alzarsi e ricadere. appoggiarsi, la luce penetra esile dalla tapparella abbassata male. Cosa è successo?
Due minuti di vuoto. Sprofondo nel letto, ma lentamente risorgo oltre il labirinto ingarbugliato delle nostre fragilità, immagini in cerca di strade… oltre… il volo.
Raccontare storie è una forma di comunicazione. Si tratta di una cosa meravigliosa, ogni volta che la straordinaria capacità delle storie di fare del bene viene incanalata per promuovere l’empatia, la comprensione, l’altruismo e la pace. Ma la magia condizionante della narrazione è altrettanto efficace nel seminare divisione, sfiducia e odio.
Il Gruppo Giovani dell’Associazione Teatrale Guarnieri è formato da ragazzi delle Scuole Superiori del Comune di Lucca e giovani universitari.
La regia è di MIRIAM IACOPI.
Alle 17:30, la Compagnia Ophelia and the Corò nuts di Padova presenterà, in concorso, “Romanzo breve ovvero, una prevedibilissima commedia romantica in pantomima musicale” di Romina Ranzato, Cristian Corò e Cristina Maffia.
Anni ’60. Anonimo condominio di Mestre. Per Felice, solitario e introverso scrittore, è una serata come le altre, o almeno, lui crede sia così, se non fosse che improvvisamente arriva lei: la dirompente Dalila.
Uragano di colori ed emozioni, la giovane donna dichiara di essere stata sfrattata proprio a causa dello scrittore. Tra i due perfetti sconosciuti (o meglio, sconosciuto solo Felice perché Dalila si scoprirà non essere propriamente sconosciuta allo scrittore) iniziano esilaranti gag, imprevedibili situazioni comiche che condurranno i due a scoprirsi nelle loro più strane peculiarità.
In un vivace turbinio, frutto dell’improvviso incontro-scontro di questi due mondi così opposti, cosa accadrà tra Felice, maniacale e solitario scrittore, e l’esplosiva giovane Dalila?
Lo spettacolo è realizzato per essere vissuto su molteplici livelli di lettura e vuole porre l’attenzione in maniera comica sulle straordinarie vicissitudini e inaspettate opportunità che, a volte, ci aspettano dietro l’angolo.
Perché non sempre le cose sono come appaiono o come sono apparentemente destinate o, ancora, come vorremmo che fossero.
Spetta solo a noi e a nessun altro leggere le circostanze e saper cogliere il senso di quel “romanzo breve” che la vita ci offre.
La regia è di Romina Ranzato.