Paolo Archetti Maestri, cantante, fondatore e chitarrista dello storico gruppo degli anni '90, Yo Yo Mundi, protagonista sabato 11 gennaio, ore 17:15 al polo culturale Artemisia di Tassignano, per il penultimo evento di Capannori Underground Festival.
Archetti Maestri sarà intervistato da Gianmarco Caselli - direttore artistico del Festival - affinacato da Dome La Muerte, ospite ormai fisso del Festival.
La Muerte e Caselli ripercorreranno insieme a Archetti Maestri la storia degli Yo Yo Mundi ma sarà anche l'occasione per presentare Amorabilia, il primo album solista del cantante.
Un album particolare visto che Amorabilia non è solo un cd, ma anche un libro, con undici canzoni e undici composizioni poetiche dell'autore.
A impreziosire la serata sarà anche un altro ospite fisso del Festival, Enzo Correnti, l'Uomo Carta, che si esibirà in una performance insieme al CRP Collettivo Rivoluzionario Protosonico, costola musicale del Festival.
Il CRP accompagnerà anche la proiezione di Visioni Underground, consueta rassegna di fotografie underground realizzate dai soci e simpatizzanti del Festival, che quest'anno sarà arricchita anche dalla proiezione delle opere realizzate dalle ragazze e dai ragazzi del Liceo Artistico "A. Passaglia" di Lucca e esposte da fine novembre a metà dicembre al Museo Athena di Capannori come secondo evento del Festival.
L'ultimo appuntamento, il 18 gennaio, vedrà invece protagonista Andy dei Bluvertigo con la partecipazione di Master Mixo come co-conduttore della serata.
L'ingresso è gratuito su prenotazione fino ad esaurimento posti scrivendo una mail a
Il Capannori Underground Festival- Luccca Underground Festival è organizzato da V.A.G.A. (Visioni Atipiche Giovani Artisti), con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e del Comune di Capannori, in collaborazione con ARCI Lucca e Versilia, Museo Athena, Artemisia, Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca, Anffas, Il Restauro, Effeottica Lucca e la mediapartenrship di La Settima Base, Riserva Indie e Radio Sankara.