Abbiamo incontrato per caso camminando in città lo scrittore Ugo Nasi, che frequenta abitualmente Lucca dove ha anche presentato alcuni dei suoi thriller storici, Arcana Rubris e L’Ultimo Affresco. Gli chiediamo del suo ultimo romanzo, Gli Untori della Luce Nera, e del perché si trovi a Lucca. L’autore spiega che non è qui per una presentazione ma per un progetto legato a Lucca Changes.
“Si tratta di un torneo medievale virtuale - racconta Nasi - dove i contendenti, cioè le Compagnie di Rievocazione Storica, si sfidano su di una piattaforma “social” ciascuna attraverso un video. I sostenitori e supporter di ogni compagnia possono votare i loro beniamini, apponendo un like sul loro video che viene presentato sulla pagina Facebook “Gli Untori della Luce Nera”, da cui prende nome la gara. E così saranno loro a decretare chi accederà alle semifinali ed alle finali. Una vera e propria disfida, che non si realizza in una piazza antica, ma in una virtuale, sul web. Il fine principale di questo contest è quello di far conoscere al grande pubblico questa bellissima realtà, la rievocazione storica, visto che la pandemia, tra le innumerevoli altre iatture, ha colpito duramente anche questo tipo di manifestazioni”.
Dunque un modo per valorizzare questi gruppi?
“Direi di sì. Sembrerà strano, ma a mio parere tra i principali ambasciatori del turismo in Italia ci sono proprio le compagnie di rievocazione storica. Gruppi di persone che raccontano gli usi, i costumi e le vicende del passato indossando gli abiti dell’epoca, utilizzando il linguaggio antico ed armi identiche a quelle originali, muovendosi nel contesto perfetto per ricostruire un fatto od una scena remota. Un vero e proprio set cinematografico realizzato da appassionati, spesso neppure pagati dalle amministrazioni comunali. Diciamocelo chiaramente, la promozione del nostro territorio si deve anche a loro.”
Quindi questo contest si realizzerà interamente sul web?
“Non completamente e questo è il motivo per cui sono qui a Lucca. Perché mi sto recando al Real Collegio, dove i gruppi che si guadagneranno le semifinali e le finali avranno l’occasione di esibirsi, il 31 ottobre e il 1° novembre. Nello stesso chiostro aperto dove si trovano altri due gruppi che non credo debbano essere presentati: Il Trono di Spade e Il Signore degli Anelli. E tutto – ci tengo a precisarlo – nel pieno rispetto delle disposizioni anti covid. Tra l’altro l’evento sarà ripreso in diretta dalle principali piattaforme su web, e credo anche dalla Rai. Però se questo progetto è diventato realtà lo si deve anche ad alcuni compagni di strada che mi hanno seguito in questa avventura: Riccardo Gambi dell’associazione Storica Culturale Cuore di Bartolomeo e Franco Bertagna il Guru Social del nostro piccolo team. Senza dimenticare Nicola D’Olivo, il giovane imprenditore della ConfCommercio di Lucca e Massa Carrara che ha fatto sì che il Contest de “Gli Untori della Luce Nera” potesse trovare sbocco in una manifestazione così prestigiosa come Lucca Changes. Ma un ringraziamento va anche alle Compagnie medievali che hanno accettato di partecipare, perché saranno loro le vere protagoniste di questo evento”.
“Gli untori della luce nera” è l’ultimo libro di Ugo Nasi, che trasporterà i suoi affezionati lettori in intriganti misteri legati ad un'antica pergamena medievale, strane tavolette di legno dell'undicesimo secolo e un enigmatico frammento di pergamena del tredicesimo secolo che racconta la quinta crociata, frammenti storici attorni ai quali si compiono feroci omicidi. Toccherà ad un inesperto bibliotecario di Siena e alla bella erede di un codice miniato con lo stemma di un leone che regge un teschio scoprire cosa nasconde l'iscrizione sulla pergamena.
Vorremo chiedere ad Ugo Nasi altri dettagli di questa sua iniziativa, ma siamo oramai giunti all’ingresso principale del Real Collegio. Da dietro la mascherina lo scrittore ci saluta cordialmente e ci invita a seguire questa bella iniziativa sulla pagina Facebook “Gli Untori della Luce Nera” ed a venirlo a trovare in occasione della due giorni a Lucca Changes: “Così magari ne scriverà un articolo”.
Non glielo dico, ma lo sto già facendo.