Può una lettera aiutare a decidere cosa fare cosa da grande? Certo, specie se il mittente è J. R. R. Tolkien che incoraggia e suggerisce a un ragazzo quattordicenne di continuare a disegnare paesaggi e personaggi fantasy perché vede in lui grandi potenzialità. Ed è proprio quello che è accaduto al canadese Ted Nasmith, maestro indiscusso dell'arte fantasy e autore del poster di Lucca Comics di ques'anno e protagonista con le sue classiche illustrazioni dell'universo tolkeniano e quelle realizzate per la saga di George R.R.Martin "Cronache del ghiaccio e del fuoco", di una mostra a palazzo Ducale che resterà aperta fino al termine della manifestazione.
Nasmith, alla conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a palazzo Arnolfini ha dichiarato che, se non fosse stato per la lettera ricevuta da Tolkien dopo che lui aveva inviato alcuni disegni alla casa editrice del famoso scrittore fantasy, nei suoi progetti c'era l'idea di diventare un disegnatore di automobili.
Fortunatamente Nasmith ha cambiato idea, diventando uno tra i più alibi illustratori contemporanei che riesce a riprodurre mondi e ambientazioni fantasy davvero uniche.
"Ho letto i romanzi di Tolkien e studiato con attenzione i personaggi e i paesaggi – ha dichiarato Nasmith – c'è un grande studio dietro a ogni illustrazione. Prima il bozzetto, poi vari passaggi fino ad arrivare a quello definitivo".
Nasmith ha fatto presente di preferire le tecniche tradizionali del disegno a quelle digitali e di non annoiarsi mai a riprendere in mano anche illustrazioni già fatte e ripensarle in modo diverso: evolvendosi tecnicamente e stilisticamente.
Come gli è venuto in mente di creare l'immagine per il poster di Lucca Comics & Games?
"Mi era stato chiesto di inserire elementi architettonici che facessero parte di Lucca e così ho fatto -
ha affermato Nasmith – poi ho voluto inserire come sfondo le montagne e i colori della bandiera ucraina e quelli della bandiera italiana. Ho pensato poi a una donna con le braccia aperte (come la Madonna dello Stellario della vostra città) per dare il senso dell'accoglienza sopra a una pianta di olivo, simbolo di pace. Il mantello della donna si trasforma in tante strisce colorate che vogliono ricordare gli aquiloni e quindi l'importanza del gioco".