25 miliardi di denaro fresco e flussi per 350 miliardi: sono i numeri previsti dal decreto governativo, denominato 'Cura Italia', con il quale l'Esecutivo vuole dare le prime risposte a seguito delle difficoltà che tutta la popolazione sta incontrando a causa della diffusione del CoVid-19. In una giornata in cui le borse europee, Milano e Parigi su tutte, bruciano denaro in quantità industriali, il presidente del consiglio Giuseppe Conte, accompagnato dai ministri all'economia, Roberto Gualtieri, e allo sviluppo economico, Nunzia Catalfo, illustra le prime misure che il Governo ha deciso di adottare.
Sono stati confermati, dal ministro all'economia, i 600 euro che verranno erogati per il mese di marzo in favore di tutti i lavoratori autonomi, stagionali e di altre forme. Tre miliardi di euro vengono stanziati per gli autonomi e per i liberi professionisti, affinché sia tutelato il periodo di inattività. Anche i contributi previdenziali previsti per tali categorie sono sospesi.
Altri investimenti per ciò che riguarda il lavoro: il congedo parentale è esteso a 15 giorni, con la possibilità aggiuntiva di richiedere un voucher di 600 euro per il pagamento della baby-sitter: un capitolo, questo, a cui sono stati dedicati un miliardo e 600 milioni di euro. Sono estesi a dodici giorni i permessi previsti dalla legge 104, per i mesi di marzo ed aprile (costo dell'operazione: 500 milioni). Si conferma inoltre come malattia il periodo di astensione dal lavoro di un lavoratore in quarantena e vengono congelati i licenziamenti per quei lavoratori sollevati dal proprio incarico a partire dal 23 febbraio, giorno in cui è scoppiata l'epidemia.
Tre miliardi e mezza andranno alla sanità. I fondi serviranno, in particolar modo, per garantire l'assunzione di nuovo personale. Per il sostegno di occupazione, lavoro e reddito sono stati adottati 10 miliardi di euro. "Nessuno -ha detto il premier - perderà il lavoro a causa del Coronavirus". Sono stati investiti tre miliardi e 300 milioni per la cassa integrazione in deroga, disciplina che andrà a coprire anche le imprese con un solo dipendente.
Per ciò che riguarda il fisco, gli obblighi di versamento di tributi e contributi sono sospesi. Roberto Gualtieri, ministro all'economia, spiega che in questa casistica si avrà un differimento fino al 31 maggio per quelle imprese che fatturino fino a due milioni di euro. Il limite potrà essere superato per quelle categorie colpite direttamente dalla crisi. E' stato decretato, inoltre, lo stop alle rate di mutui e prestiti, con garanzie pubbliche.
Nel corso della conferenza stampa, dove il presidente del consiglio ed i ministri si sono alternati al microfono, così da rispettare le misure di un metro di distanza, il premier Giuseppe Conte ha detto di essere "perfettamente consapevole del fatto che queste misure non siano sufficienti, da sole, per una totale ripartenza del Paese. Tuttavia noi siamo qui per fermare questa situazione emergenziale non con qualche straccio, ma cercando di erigere una vera e propria diga che possa reggere l'urto di un impatto pur violento". Altre misure economiche sono già allo studio del Governo e si prevede che verranno varate con l'iniziare del mese di aprile.
25 miliardi per ripartire: tutto quello che c'è nel decreto 'Cura Italia'
Scritto da Redazione
Cronaca
16 Marzo 2020
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