In attuazione dell'ordinanza n. 16 emessa oggi, 18 marzo 2020 dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, la Regione ha deliberato di realizzare un totale di 280 postazioni aggiuntive di terapia intensiva come ulteriori misure straordinarie per il contrasto ed il contenimento sul territorio regionale della diffusione del virus COVID-19.
Saranno realizzate in 13 presidi ospedalieri, 4 situati nell'area nord ovest, 5 nell'area centrale e 4 nella sud est. Un importo pari a € 2.382.660, stanziati dalla Giunta Regionale, saranno necessari per la realizzazione di lavori di adeguamento delle strutture, mentre 13.664.000 euro, forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, saranno utilizzati per l'acquisto di attrezzature medicali. Il costo totale dell'intervento sarà quindi pari a 16.046.660 euro.
Nell'area nord ovest si tratta degli ospedali di Campo di Marte (Lucca) che ospiterà 72 nuove postazioni, dell'ospedale di Carrara che ne accoglierà 24, dell'ex ospedale di Massa con 27 nuovi posti e del Santa Chiara di Pisa con 22.
Nell'area centrale l'ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze ne avrà 12, quello dell'Annunziata a Bagmo a Ripoli (FI) 6, il Palagi di Firenze 14, il Santo Stefano di Prato e il San Jacopo di Pistoia 6 ciascuno, mentre a Careggi le nuove postazioni di terapia intensiva saranno 34.
Nell'area sud est i nuovi posti saranno 8 all'ospedale di Grosseto, 24 in quello di Arezzo e 25 in quello di Siena.
"Le Aziende - spiega il presidente Rossi - realizzeranno le nuove postazioni nel più breve tempo possibile. Potranno anche derogare sia dalle normali procedure burocratiche che da queste previsioni di distribuzione dei posti letto, ma per farlo avranno bisogno di una esplicita ordinanza emessa dal presidente della Regione".
Enrico Rossi ha emanato oggi un'ulteriore ordinanza che definisce le linee guida di indirizzo per il percorso diagnostico-terapeutico in ambito ospedaliero e peri-ospedaliero per i pazienti affetti da COVID-19 e in particolare le caratteristiche cliniche e terapeutiche che è necessario attivare, in un crescente livello di intensità di cura, dal momento dell’entrata del paziente in ospedale, sino all’eventuale ricovero in terapia intensiva.
Le linee guida sono state definite da un’apposita Commissione di esperti e a queste dovranno attenersi le Aziende sanitarie e i diversi soggetti che operano nell’ambito o in raccordo con il Servizio Sanitario Regionale.
Il documento stabilisce la gestione dei casi COVID-19 cosiddetti paucisintomatici, di quelli con sintomatologia respiratoria impegnativa e di quelli non COVID-19. Vengono indicati nel dettaglio il percorso pre-ricovero (con gli esami effettuati nell’inquadramento iniziale del paziente), la diagnostica effettuata durante il ricovero, la terapia farmacologica prescritta, le fasi relative ai pazienti che escono dall’area critica, i criteri di dimissibilità ed il percorso post ospedaliero.