“Una totale assenza di trasparenza” è quella che, a detta di molti esercenti e lavoratori del centro storico di Lucca, trasuda dalle recenti decisioni assunte dalla Metro SRL: questi lavoratori, dotati di un abbonamento in scadenza nei primi giorni di aprile, denunciano di essersi ritrovati a non poter più usufruire di un servizio fino a quel momento previsto, “senza alcun preavviso e senza alcuna reale spiegazione”.
In molti si sono fatti avanti per denunciare quella che giudicano una scorrettezza da parte della società; in particolare: il Parrucchiere Uomo di via Mordini, una dipendente del General Lee in via Fillungo, una dipendente del negozio Pinko di via Fillungo, il negozio Ido in via Mordini, il negozio Les Tricot in piazza san Francesco, il bar la Piazzetta in piazza san Francesco, l’osteria La Dritta in piazza san Francesco, Bonny Pizza in piazza san Francesco, La Perla laboratorio orafo in via sant’Andrea, dipendenti del negozio Peter Pan, il Bar dello Stellario in piazza san Francesco, la cartoleria/copisteria Giuntoli, una dipendente del negozio Girotondo, il negozio L'idea, la lavanderia CF, il bar pizzeria Marameo in piazza san Francesco e un dipendente del negozio Vela, oltre a lavoratori autonomi come lo studio tecnico del geometra Agostini e lo studio legale dell'avvocato Agostini.
“La totale assenza di trasparenza è comprovata dalla deliberata scelta di non informare tutti i lavoratori abbonati del parcheggio Mazzini di queste direttive, obbligando i singoli utenti a recarsi presso gli uffici della Metro per sentirsi riferire che nessun abbonamento per lavoratori verrà più rinnovato”, proseguono questi, in un intervento che si rivolge direttamente alla Metro nella speranza di ottenere infine una risposta.
“Senza considerare poi- affermano ancora- che dal vostro sito internet si legge un'informazione fuorviante, poiché è indicato che, avendo raggiunto la capienza massima prevista per stazionamenti non occasionali, il rilascio degli abbonamenti presso il parcheggio Mazzini è momentaneamente sospeso, quando in realtà non solo non vengono rilasciati nuovi abbonamenti che, eventualmente, potrebbero determinare il superamento del limite di capienza massima prevista per stazionamenti non occasionali, ma soprattutto non vengono rinnovati gli abbonamenti a chi già ne era in possesso e che, pertanto, dovrebbero essere già conteggiati nel numero di stazionamenti non occasionali”.
Nemmeno le soluzioni proposte soddisfano, come la possibilità di parcheggiare in area Macelli o di stazionare nei posti blu collocati fuori dalle mura in zona Porta Elisa: si tratta infatti, a detta dei lavoratori coinvolti, di pochissimi posti auto, già ampliamente occupati dalle utenze di quelle specifiche zone, insufficienti insomma a risolvere il problema.
“Tutto questo solo per esprimere un forte dissenso nei confronti delle scelte adottate dalla vostra società, la quale, a parere di tutti i soggetti e le attività sopra elencate, dovrebbe avere più riguardo agli interessi della collettività e non creare tali problematiche” concludono.