"La mostra 'Giacomo Puccini Manifesto. Pubblicità e illustrazione oltre l'opera lirica' è, nel corso del 2024, l'anno del centenario della morte del grande maestro, che proprio il 29 novembre si spense a Bruxelles, un ulteriore e nuovo tassello dell'immenso mosaico che sono la vita e il mondo pucciniani. Si tratta di una mostra del Comune di Lucca, supportata dal MIC e visitata in anteprima dal sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, e che permette di scoprire e conoscere il maestro attraverso i manifesti che illustravano le sue opere, e non è solo testimonianza visiva della grandezza della musica, ma descrive, con stile, il simbolo che è da sempre il Made in Italy, perché fonde la bellezza di Puccini con quella dell'arte dei manifesti. Questa espressione infatti, nei primi anni del Novecento e oltre, raccontava di fatto la storia del nostro Paese, attraverso le pubblicità, la descrizione di eventi, di concerti e di opere liriche. Il manifesto come forma d'arte quindi è stata allora l'espressione di più immediata immersione, per chi lo osservava, nell'universo Puccini e nella vita italiana, e lo è ancor oggi. L'identità della musica del grande maestro si declina quindi nel racconto della bellezza, dei marchi d'impresa, dell'identità, dell'italianità". Lo scrivono, in una nota, il deputato e capogruppo della commissione Cultura Alessandro Amorese e il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Toscana Vittorio Fantozzi.