Si è svolta il 24 maggio, nella data in cui nel 1915 l'Italia entrò in guerra contro l'Impero Austro-ungarico, una cerimonia di commemorazione con la quale l'associazione Classicum ha ricordato i convittori caduti al Real Collegio.
Dopo i saluti istituzionali del presidente del Real Collegio Francesco Franceschini, dell'assessore alla cultura del Comune di Lucca Mia Pisano e del coordinatore generale di Classicum Romeo Menchise, si è svolto un momento di approfondimento con i ragazzi della classe 4BLC dell'Isi N. Machiavelli e con Andrea Borrelli, collaboratore scolastico del Liceo e Collaboratore di Classicum, autore della ricerca storica sulla lapide del Real Collegio.
Classicum, attraverso una ricerca artistica e d'archivio ha riportato alla luce numerosi aspetti del Real Collegio ed ha scoperto la presenza di una lapide, oggi perduta, risalente al 1925 e che ricordava i convittori caduti in guerra. Il Real Collegio ospitava infatti un convitto dentro al quale vivevano i convittori, dieci dei quali caduti in guerra. La struttura scolastica era direttamente collegata a quella del Liceo Reale (oggi Liceo Classico Machiavelli). Il preside del Liceo aveva giurisdizione su quanto decideva il direttore del collegio: motivo per cui non si può parlare della memoria dei convittori senza collegarla a quella degli alunni del Liceo Classico.
Purtroppo, nonostante le numerose ricerche, non è stato possibile capire che cosa sia successo alla lapide vera e propria. L'obbiettivo dell'associazione è quello di realizzare una targa in marmo da appendere al posto della lapide entro il centenario, il prossimo 20 dicembre 2025, dopo aver avuto il parere della Soprintendenza. Al momento è stata apposta una lapide provvisoria, rimovibile.
"Il lavoro che sta portando avanti l'associazione Classicum è davvero importante – ha dichiarato l'assessore alla cultura del Comune di Lucca Mia Pisano - e va nella direzione che come amministrazione comunale ci siamo data, cioè quella di recuperare e far riemergere alla memoria comune parti della nostra storia che sono rimaste in secondo piano fino ad ora o che non sono conosciute. Per questo ringrazio questi giovani che con grande passione portano avanti un studio serio e appassionato che arricchisce noi tutti".
"Oggi non celebriamo la guerra, - ha dichiarato Romeo Menchise, coordinatore generale Classicum - celebriamo semmai l'impegno e l'onore di quanti hanno fatto di tutto per terminarla e regalare a noi un mondo di pace. Pensare a dei ragazzi , appena diciottenni, morti per la loro patria e la sua libertà fa rabbrividire: in un mondo dove tutto ormai è relativo e la cultura viene messa da parte è invece fondamentale ricordare e onorare questi momenti. Siamo orgogliosi di aver portato avanti questa ricerca storica che speriamo possa proseguire fino al centenario della lapide il prossimo anno. Desiderio ringraziare soprattutto il collaboratore della ricerca Andrea Borelli, che con dedizione, passione e orgoglio ha reso possibile questo momento. Carlo Acutis diceva che ognuno di noi nasce originale ma spesso finisce per morire come fotocopia di altri; l'augurio, oggi, è cercare di andare controcorrente, vivere di valori buoni e di farlo sempre: solo così , finalmente, capiremo che la guerra semplicemente non ha senso" Romeo Menchise Coordinatore Classicum.