Si confondono purtroppo assieme alle offerte di onesti locatori, pubblicati sui vari siti specializzati on-line, annunci-truffe di inesistenti appartamenti in affitto, dove con la visione di gradevoli foto di interni, interessati affittuari cadono nella rete, versando caparre a sedicenti proprietari che poi spariscono nel nulla, beffando gente convinta di aver concluso un affare in tutta facilità. Un film già visto, inganni frequenti da sempre esistiti, e che oggi, con l'avvento del web, aumentano sempre di più. E la città di Lucca non rimane naturalmente immune da tutto ciò, come appunto una concittadina c'ha fatto notare rivolgendosi ai taccuini della nostra redazione.
Ma ecco come funziona generalmente la truffa e come ha funzionato nel caso in questione. Si parte dalla pubblicazione in alcuni siti on-line dedicati ad affitti proposti da agenzie immobiliari, ma anche da parte di privati. Qui, il sedicente "privato", fa pubblicare il proprio annuncio. "Appartamento trilocale ammobiliato, luminoso, in centro storico di Lucca. 500 euro mensili", (ma a volte l'annuncio cita anche cifre incredibilmente più basse per attirare più persone), piacevoli foto di alcune stanze a corredo della descrizione e il gioco è fatto. Chiedere non costa niente, e per chi è in cerca di una sistemazione, l'immobile appare subito appetibile. Dopo la richiesta, giunge a breve la risposta via mail del "proprietario". Un lungo sproloquio, in cui il personaggio si presenta con fretta di affittare, generalmente straniero, inglese o americano, dipendente di una qualche azienda importante e che per motivi di lavoro non è disponibile ad incontri di persona. Vedere l'appartamento? Non serve. Ecco infatti che assieme alla presentazione perviene una descrizione minuziosa (e fantasiosa) dell'immobile, con tanto di splendenti fotografie (generalmente riprese a mezzo scanner probabilmente da riviste cartacee di architettura, in maniera che la ricerca immagini da google sul web non dia altri risultati quindi sospetti). La seconda parte della lunga mail, tratta ovviamente gli accordi economici. Nel caso della ragazza lucchese, il "proprietario" si serve della piattaforma internazionale "Airbnb", il portale on line che mette in contatto persone in tutto il mondo in cerca di alloggi o camere da affittare e/o prendere in affitto. Viene quindi chiesto all'interessata di bloccare la casa versando una somma pari al primo mese di affitto più la caparra (1000 euro in tutto). Si è conclusa qui la "trattativa" per la ragazza che ha sentito puzza di bruciato, e che per sua curiosità si è anche recata all'indirizzo dell'appartamento in centro storico per visionare l'immobile perlomeno dall'esterno. E come ciliegina sulla torta, va sottolineato che l'inventiva dei truffatori non è carente di creatività. All'indirizzo indicato, infatti, è ubicato un palazzo piacente, che rispecchierebbe le precedenti foto degli interni, ma al portone d'ingresso non ci sono ne campanelli ne buche per lettere, rendendo difficile il contatto con altri eventuali residenti per richiedere informazioni. Ed il motivo traspare subito, perché detto fabbricato non è altri che il retro di una casa famiglia del centro storico, ed il portone in legno è semplicemente l'uscita d'emergenza della struttura. Difficile pensare quindi che in un inesistente condominio possano esservi appartamenti in affitto. Per molti purtroppo, l'illusione e l'inganno proseguono funesti. Il truffatore invia quindi un link via mail per la prenotazione, facendo credere che sarà la piattaforma "Airbnb" a gestire tutto (e non lui ad incassare i soldi direttamente). Il sito a cui rimanda il link inviato, però, non ha niente a che fare con "Airbnb", ma è solo un'imitazione di quello ufficiale, celando un conto corrente fittizio, dove una volta versati i soldi, gli utenti truffati non saranno più contattati e gli annunci ai quali erano stati rimandati spariscono definitivamente, restando con l'amara delusione del danno e della beffa.
Nel caso della piattaforma internazione "Airbnb", i propri vertici hanno deciso di correre ai ripari per mettere un freno all'abuso del buon nome dell'azienda. Infatti, sul sito ufficiale è stata creata una sezione apposita per segnalare questi annunci fake ed eventuali tentativi di truffa, ed oltre al form per le segnalazioni, è stata pubblicata anche una breve guida contenente alcuni consigli per riuscire a riconoscere i tentativi di phishing e scamming prima che sia troppo tardi. Tante altre poi sono le metodologie fraudolente che fanno da tramite per l'incasso on-line del danaro, con i quali purtroppo, ancor oggi, molte persone cadono inconsapevolmente, con cittadini lucchesi e/o turisti in arrivo a Lucca, non per ultimi nella classifica delle truffe subite. "Ovviamente liberi tutti di rivolgersi ad accordi tra privati per affitti o compravendite di immobili, naturalmente trattando di persona, faccia a faccia, e con tutte le garanzie sulla veridicità del caso" – interviene Natale Mancini, dell'agenzia Immobiliare "Casamica" con sedi in Via del Chiasso Barletti 8 e Via Vittorio Emanuele 62. "Ben comprendiamo il risparmio di soldi degli utenti per ciò che riguarda le spese di provvigione, ma molto spesso, il servirsi di un'agenzia immobiliare con tanti di esperienza e regolarmente iscritta all'albo dei mediatori immobiliari, è un canale sicuro e pratico per ben concludere un contratto senza sorprese, problemi, incertezze e soprattutto per non incappare in truffe che vengono poi a costare più di una semplice mediazione richiesta per legge"