Domenica 9 agosto presso il lago di Tómalom, in Ungheria occidentale, un bagnino lucchese ha portato a termine assieme ad una collega ungherese il salvataggio di un uomo che stava annegando.
Il bagnante, dopo aver bevuto alcolici, è entrato in acqua dirigendosi presso una piattaforma per tuffi a circa 50 metri dalla riva in una zona dove l'acqua è profonda circa 3½ m ed interdetta ai non nuotatori. Improvvisamente l'uomo ha manifestato segni di difficoltà.
Filippo Marchini, bagnino nato a Lucca nel 1975 e residente a Casoli Val di Lima prima di emigrare in Ungheria, ha fischiato per richiamare l'attenzione dei bagnanti vicini e si è immediatamente tuffato per raggiungerlo. L’uomo nel frattempo è sprofondato in acqua ed entrambi i bagnini hanno nuotato alla massima velocità per poi immergersi più volte in apnea alla sua ricerca, in un punto dove la visibilità in acqua è praticamente nulla ed il fondo limaccioso.
Anche i bagnanti con capacità natatoria sono stati coinvolti per accelerare il ritrovamento. Per fortuna, grazie al duro lavoro di squadra, l’uomo e stato ritrovato in circa tre minuti ed estratto dall'acqua. Filippo e la collega hanno praticato la rianimazione cardiopolmonare fino all'arrivo del defibrillatore, risolutivo per soccorrere e stabilizzare il paziente, che è stato poi preso in cura dal personale sanitario giunto con l'ambulanza assieme alla polizia ed i vigili del fuoco di Sopron.
Dopo dopo aver sbrigato le necessarie formalità con le autorità intervenute, il Life Guard lucchese ha voluto mettere vicino all'uomo appena soccorso un’immagine di Santa Gemma Galgani che sempre portava con sé, contenente la preghiera del paracadutista.
Il 10 agosto, giorno del suo compleanno, Filippo è stato informato che l'uomo soccorso era ancora in vita, ancorché in rianimazione, “Il più bel regalo!” ha detto poi ai familiari.
Dalle notizie fin qui pervenute risulta che l'uomo che ha rischiato di annegare, di circa 60 anni, è attualmente stabile e fuori pericolo.
Il direttore generale della Soproni Vízmú z.r.t., azienda di gestione idrica che si occupa dei laghi balneari di Sopron, ha voluto personalmente congratularsi e premiare il dipendente.
Filippo Lorenzo Marchini ha voluto richiamare l’attenzione dei colleghi e dei propri datori di lavoro circa l’utilità in quella situazione di una Rescue Board o di un Rescue Sup, del cui impiego si sta discutendo in Italia come strumento autorizzato.
Nella foto: il direttore generale della Soproni Vízmú z.r.t., azienda che gestiste le acque balneari e potabili di Sopron, e Filippo Marchini.