Ci mancavano anche le rondini. E gli ambientalisti o aspiranti tali con gli occhi foderati di prosciutto. Tutto accade in quel di Prato e vede come sfortunato protagonista, suo malgrado, un personaggio carabiniere in congedo che ha lavorato per molti anni a Lucca guadagnandosi la stima, la fiducia e la riconoscenza di tutti quelli che lo hanno incontrato e conosciuto. Accade che la persona in questione, pensionato dell'Arma, soffre di problemi respiratori e che sul tetto della sua abitazione, un condominio, trovano nido le rondini che, ovviamente e non certo per colpa loro, provvedono a fare i propri bisogno che, inevitabilmente, finiscono in un modo o nell'altro nella casa dell'ex carabiniere che si trova a non riuscire più a vivere per i cattivi odori e le difficoltà respiratorie. Così, certificati alla mano, informa e chiede all'amministratore del condominio che concede il suo via libera, di poter installare a proprie spese due reti per pochi metri quadrati di superficie quantomeno in prossimità delle sue finestre così da evitare il peggio nonostante la superficie del tetto sia ben più ampia e le rondini nidifichino anche altrove. Tutto a posto? Nemmeno per idea. Un condomino insorge, si rivolge alle associazioni ambientaliste come la Lav e questa lancia una petizione che raggiunge oltre 22 mila firme. E' il caos. In comune si respira un clima elettorale viste le imminenti elezioni e, quindi, si esita a schierarsi apertamente. I sopralluoghi richiesti ed effettuati da parte dei carabinieri forestali hanno dato ragione al pensionato che non soltanto non ha niente contro le rondini, ma chiede solamente di poter vivere in pace.
E' allucinante quello che mi sta accadendo - spiega - Sono stato offeso sui social, me ne hanno scritte di tutti i colori e con me hanno anche preso nel mirino l'amministratore che ha solamente accolto la richiesta di una persona a tutela della sua salute. E' diventato un inferno, i condomini pretendono la rimozione delle due piccole reti lamentando che non sono stati informati e che le rondini devono essere libere di fare nidi dove vogliono, ma io mi trovo escrementi e tutto il resto in casa e non posso stare male per loro.
Io ho agito come prevede la legge - aggiunge il militare in congedo - Ovvero rispettando le normative Cee il codice civile ma sopratutto con il supporto della costituzione italiana. L'autorizzazione è stata data perché non era necessaria alcuna riunione. Ho atteso due anni prima di ottenere giustizia da un amministratore serio e professionale.