Le risorse maghrebine che questo Paese, complice la Sinistra e non soltanto, importa quotidianamente sono quelle, secondo alcuni, il cui stile di vita sarà, per noi, una sorta di esempio negli anni a venire. Nell'attesa, però, accontentiamoci di quanto offre la casa e, in questo caso come in migliaia di altri, l'offerta è davvero di quelle di cui si farebbe volentieri a meno.
Ieri sera, infatti, intorno alle 22.30 nel parcheggio davanti alla chiesa di San Donato una pattuglia di carabinieri ha notato tre immigrati con fare sospetto e li ha, quindi, avvicinati per un controllo. Uno dei tre aveva in mano un cellulare con un rigonfio tra il telefono e la custodia. Fatto sta che, al momento di essere fermati per l'identificazione, proprio quello col cellulare ha passato di mano il telefono dandosi alla fuga. I militari sono messi al suo inseguimento e lo hanno afferrato, dopo che aveva dato in escandescenze. Purtroppo, nel frattempo, gli altri due sono scappati.
La successiva perquisizione domiciliare ha permesso ai carabinieri del Norm di trovare e sequestrare 60 grammi di cocaina, dieci di hashish, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento della droga e, infine, la somma di circa 3 mila euro in contanti provento di spaccio.
L'extracomunitario, tunisino e incensurato, è stato arrestato e questa mattina sottoposto al rito direttissimo e condannato a dieci mesi di reclusione. Ovviamente, ma qui siamo in Italia dove il mondo è al contrario, è stato subito rimesso in libertà casomai dovesse sentirsi troppo a disagio.