Sono sempre Pietro Casali, presidente del A.S.D. Circolo Nuoto Lucca, società sportiva che gestisce due piscine a Lucca. Vi chiedo spazio non per parlare di sport, ma perché ritengo che il lettore abbia diritto ad una spiegazione.
Perché sono così fiero nemico dei protocolli resi obbligatori per la ripresa delle attività?
Innanzi tutto grazie infinite alla Gazzetta di Lucca che lascia tutto questo spazio a chi, come me, fra qualche settimana avrà bisogno della scorta.
Premettendo un doveroso cappello, ovvero che non si può guardare solo al rischio sanitario, ma questo deve essere rapportato al rischio economico ed al rischio sociale, vi sono troppi elementi, in questa emergenza, che mi inducono a pensare come l'esecutivo circense e gli oracoli del rischio zero abbiano secondi fini nel mantenimento dello stile di vita che hanno imposto agli italiani.
E' altrettanta mia ferma convinzione che l'esecutivo – o almeno buona parte di esso – abbia già dato per scontato che, al momento giusto, imporranno il vaccino contro il covid-19 a tutti gli italiani. E come faranno per convincere gli italiani? Ci diranno: volete fare la finita con il distanziamento sociale e con gli ingressi contingentati? Volete evitare di frugarvi in tasca per le sanificazioni straordinarie? Volete tornare a guadagnare due soldi? Fatevi tutti il vaccino e volteremo pagina.
Perché sostengo questo? Sorvolando, perché oggi sono buono, sulle ridicole conferenze stampa del dittatorello da repubblica delle banane - l'illustre primo ministro - voglio riportare qualche dichiarazione che aiuta a comprendere come sia in corso un tentativo di lavaggio del cervello nei confronti degli italiani. Con una propaganda estremamente semplice, basata sulla tecnica della ripetizione e spaventando il popolo per far si che il cittadino inebetito ami le proprie catene, la propria prigionia e si schieri dalla parte dei propri carcerieri.
Walter Ricciardi, Organizzazione Mondiale della Sanità, 4 maggio, intervista a Repubblica: se con la fase II la curva dei contagi aumenterà, si tornerà automaticamente alla fase I. (Comanda lui invece del governo e minaccia nuove chiusure. Ci inchiniamo all'oracolo).
Gianni Rezza, pezzo grosso dell'Istituto superiore della Sanità, il 5 maggio al Corriere della Sera: con l'inizio della fase II vedo troppa euforia nel popolo. (Io vedo invece poca euforia).
Silvio Brusaferro, direttore dell'Istituto superiore della Sanità, 7 maggio: Il virus non è cambiato. Dobbiamo tenere ancora la guardia alta. (Tutti i virus a base di RNA mutano rapidamente e il covid-19 non fa eccezione).
Il ministro della sanità Speranza: finché non ci sarà il vaccino dobbiamo abituarci ad uno stile di vita diverso. (Si vede bene come metta le mani avanti per anticipare eventi già scritti).
Il ministro della pubblica istruzione Azzolina: a settembre la didattica scolastica riprenderà con le lezioni alternate fra scuola e casa. (Perché si preoccupa di qualcosa che arriverà fra quattro mesi? Ovvio, per anticipare eventi già scritti).
Virginia Raggi, sindaco di Roma. Il governo ci ha concesso di andare nei parchi. Noi cittadini dobbiamo dimostrare di meritarcelo. (Una minaccia, neppure tanto velata, di una nuova chiusura).
Giuseppe Sala, sindaco di Milano 8 maggio. Sono arrabbiato per l'assembramento sui navigli. Se domani non cambia li faccio chiudere di nuovo. (Una minaccia da viceré spagnolo di seicentesca memoria).
Domando, perché si vuole spaventare la gente e vaticinare il futuro?
E cosa dire dell'informazione di regime che confonde volutamente le pere con le mele – dei 30.000 morti, circa 2.000 sono morti per solo covid-19 - che falsifica i dati – la notizia che in Germania fossero aumentati i contagi dopo l'apertura del 27 aprile si rivelò falsa – che esalta il teatrino televisivo delle ore 18,00?
Sono fermamente convinto che il virus stia mutando, stia perdendo forza e sia meno aggressivo. E sono altrettanto convinto che, in un tempo più o meno breve, sia destinato a scomparire. Le prime avvisaglie si sono già notate. Questo è il parere del professor Luc Montanier – intervista rilasciata a metà aprile a Canal Plus - premio Nobel per la medicina nel 2008 e scopritore del virus del HIV il quale ha pure aggiunto di poter dimostrare come vi sia stata manipolazione umana sul virus del corona. Non certo un burocrate, non certo un oracolo, non certo un personaggio che può essere condizionato nelle sue ricerche e nelle sue affermazioni. Anche se ho capito benissimo i concetti che esprime – il prof. Montanier ha il dono della chiarezza e della competenza - evito di dilungarmi in questa sede a spiegarlo perché troppo tecnico.
La grande maggioranza dei medici sostiene due cose ben precise: 1) Che il la malattia è molto meno aggressiva rispetto ad alcune settimane fa 2) che adesso si è capito come affrontare la malattia, che si può curare con successo anche rimanendo a casa, come adesso gli ospedali siano ben organizzati ed attrezzati e quindi quanto accaduto a marzo non si ripeterà.
Dopo questo il cerchio si chiude. Il governo rifiuta deliberatamente di ascoltare queste voci – come è vietato dirlo all'interno dell'informazione di regime - perché dovrebbe rimangiarsi le promesse fatte a chi gli si dimostra maggiormente amico. Ammettere che il virus si sia indebolito geneticamente e che possa essere sconfitto senza bisogno del vaccino vorrebbe dire che questi maggiormente amici dovrebbero rinunciare o ridimensionare grassi affari. Addio portafogli a organino. Si passerebbe ad un altro strumento musicale, ovvero alla tromba.
Ne concludo che i protocolli sono in buona parte inutili, sicuramente dannosi all'economia ed artatamente imposti per traghettare il paese verso il vaccino, per essere barattati con il vaccino stesso quando sarà il momento.
Se qualcuno ritiene che il potere non abbia sufficiente pelo sullo stomaco per nascondere la verità, pensi agli interessi giganteschi che sorgerebbero se venissero vaccinati 50 milioni di italiani e di più se si vaccinasse mezzo mondo.
Si ricordi quante volte il sopra citato potere abbia cercato con le unghie e con i denti, minacciando, depistando, simulando, lusingando, facendo fare false perizie, di nascondere la verità all'opinione pubblica nei più scottanti casi di cronaca, di politica e giudiziari. Nihil novi sub sole.