Ormai ci ho preso gusto, quasi sta diventando un lavoro amatoriale, ma di fronte agli scempi non posso tacere. E' l'ottava volta che mi trovo a chiedere spazio al Vostro Giornale, che merita i complimenti. Non sono un Solone dell'informazione di regime, sono sempre Pietro Casali, presidente del A.S.D. Circolo Nuoto Lucca, società sportiva che gestisce due piscine a Lucca. Vi chiedo spazio perché ogni giorno salta fuori una novità, ovviamente negativa, legata all'emergenza COVID-19.
La novità arriva dal virologo vaticinante e burocrate praticante di mentalità post stalinista, consulente del ministro della sanità Speranza, facente parte di una cricca di demiurghi nominata dal governo il cui obiettivo primario è quello di procacciarsi una candidatura per le prossime elezioni, ovvero il dott. Walter Ricciardi. Il fatto che sia il rappresentante italiano nel consiglio di amministrazione del O.M.S. – per nomina di Gentiloni, uomo di fiducia del grande capitale finanziario – non è certo garanzia di qualità.
Questo oracolo del rischio zero, uno dei creatori del ricatto degli asintomatici tutti potenziali untori, nell'ennesima intervista rilasciata alla stampa, questa volta al quotidiano La Repubblica – ovviamente dove non arrivano domande scomode - ha detto con raccapricciante cipiglio che, se con la fase II risalirà la curva dei contagi, si tornerà automaticamente alla fase I. Gli ha fatto eco il direttore del Istituto superiore della Sanità, il prof. Rezza, altro grande pontificatore, sul Corriere della Sera, affermando che, con l'inizio della fase II, vede troppa euforia nel popolo. Oltre a porre all'uditore intelligente almeno un paio di interrogativi, mi domando se costoro si eccitino nel terrorizzare la gente e nel massacrare la libera iniziativa.
Ma si proceda con ordine. Visto che Ricciardi non fa altro che comparire in televisione e rilasciare interviste alla stampa, mi pare ovvio che, o trascura un attimino il suo lavoro, oppure aspira a cambiare mestiere, magari per fare il giornalista. In realtà sono convinto, come ho detto sopra, né l'uno, né l'altro: aspira a fare il parlamentare, ovviamente con la prossima legislatura. Il secondo interrogativo è ancora più inquietante. Il cipiglio con il quale ha fatto una simile affermazione fa trasparire come non sia più un semplice consulente – il cui parere può essere anche disatteso da chi ha titolo per decidere – ma colui che decide. Ovvero, tanto il primo ministro, come il ministro della sanità, siano banalmente ai suoi ordini.
Si venga adesso al problema economico. Se ricordate, con la mia ultima uscita ebbi a dire, con riguardo alle partite IVA: forse queste sono fatte da cittadini di serie B che hanno solo doveri? Cosa sono, schiavi al servizio del sistema pubblico? Non riescono a portare a casa il reddito per le loro famiglie ma non possono licenziare, devono fare gli accordi sindacali, devono garantire i livelli occupazionali e devono pagare le tasse. E come sovrammercato, quando riapriranno, saranno sommersi da una valanga di limitazioni e di adempimenti.
Oltre all'elenco sopra riportato, già paurosamente corposo, si aggiunga che la responsabilità è tutta a carico dell'imprenditore. Ovvero, rinvio a giudizio per il titolare se all'interno dell'azienda, bravo quanto tu possa essere stato a rispettare i protocolli – non mi stancherò mai di dirlo, belle parole piene di vento - salta fuori un caso di Covid-19. Ovvero, vedi il governo per cu'io mi volsi, aiutami da lui famoso saggio, ch'esso mi fa tremar le vene e i polsi.
Ma non ho ancora finito; si preannuncia ulteriore vessazione. Si apre, si spendono soldi per rimettere in funzione la propria azienda e poi si buttano dalla finestra perché si richiude nel giro di tre settimane. Forse Ricciardi non sa, e non mi meraviglierebbe visto che è un burocrate, che riaprire un'attività dopo mesi di stop non è come salire sulla bicicletta tanto evocata da Colao. Ci sono parecchie spese. Secondo me, però, nel suo mefistofelico modo di ragionare vi è qualcosa di peggio. La sua mentalità ne concretizza un personaggio, come altri ve ne sono nella cricca governativa di demiurghi, che mette all'ultimo posto la libera iniziativa. Quindi facciamole riaprire e poi, cosa importa se tornano a chiudere, con le spese che si sommano alle spese, con i danni che si sommano ai danni, con i fallimenti che si sommano ai fallimenti.
Si prenda il caso di specie di una piscina, cosa che interessa al sottoscritto ed anche agli sportivi. Si debbono riempire le vasche con 800 mc di acqua, e l'acqua ha un costo, si deve portare l'acqua alla giusta temperatura per la balneabilità, e l'energia ha un costo, si deve trattare l'acqua per portarla al giusto valore di pH e con giusta concentrazione di cloro per disinfettarla a dovere, e la chimica ha un costo, l'acqua deve circolare e l'elettricità ha un costo. Nell'attualità aggiungiamo pure il rispetto dei protocolli, che ingrassano i costi e limitano i clienti, ve ne fosse di questi tempi tanto bisogno. In soldoni fanno diverse migliaia di euro, che ovviamente verrebbero buttati se si richiudesse tre settimane dopo.
Fermo restando quanto ho sempre sostenuto che, se si dovranno rispettare le sopra menzionate belle parole piene di vento imposte dall'esecutivo circense, di attività ne chiuderanno tante, e alla svelta, ritengo sia il caso di premunirsi. Non sono un virologo, ma da quanto ho ascoltato negli ultimi tempi, è emerso che il virus COVID-19 rimanga in incubazione – prima di manifestare la malattia - un paio di settimane. Quindi gli oracoli del rischio zero, sponsorizzati dall'informazione di regime falsificatrice di dati che ha come unico obiettivo quello di seminare il terrore, ritengono che la curva dei contagi, ovviamente c'è da augurarsi che si sbaglino, possa risalire verso la fine maggio. Forse è bene non aver fretta a riaprire. L'idra governativa è in agguato, i grandi virologi vaticinanti anche. Li si vedono le zanne.