Senza avvalorare inutili allarmismi, i Comitati Sanità Lucca intervengono nel dibattito a proposito di misure precauzionali atte ad assicurare le migliori capacità di risposta sanitaria all'emergenza Coronavirus:
Nel delirio informativo degli ultimi giorni il cittadino riesce difficilmente a districarsi. Sì oscilla tra una sottovalutazione della situazione, etichettando come semplice influenza il nuovo virus, facilitando quindi una deresponsabilizzazione pericolosa, ad allarmismi apocalittici fuori misura. Quello che è certo è che dal bollettino emesso quotidianamente il numero di nuovi casi e decessi cresce e si espande, riguardando per lo più pazienti con patologie pregresse o con un sistema immunitario deficitario.
Segnaliamo che i ricoverati per malattie infettive in Italia sono passati dal 25 al 29 febbraio da 114 a 401, di cui il 60 per cento in Lombardia. Proprio questa situazione ci impone di suggerire, vista la alta capacità di propagazione del virus, di chiedere alle autorità sanitarie e al sindaco di Lucca, in qualità di garante della salute dei cittadini e di presidente della Conferenza dei Sindaci, di formulare all'azienda a.s.l. la richiesta per il riallestimento tempestivo del reparto di malattie infettive di Campo di Marte.
Ricordiamo che tale reparto era stato progettato e realizzato in anni recenti, proprio per rispondere ad emergenze epidemiologiche ed era altamente funzionale (le stanze erano dotate di anticamera) appositamente attrezzato e dotato di personale qualificato. Nel passaggio al San Luca il reparto malattie infettive si è invece ristretto a pochi posti letto,che risultano assolutamente insufficienti ad assicurare l'assistenza a pazienti in caso di crescita dei casi sul territorio lucchese. Si richiede inoltre la verifica del sistema di areazione dell'ospedale San Luca, che come tutti sappiamo è assicurato unicamente dall'aria condizionata. Chiediamo chiarimenti sul grado di protezione per pazienti e personale medico, sulla pressurizzazione del sistema, che deve essere "neutro", cioè non ci deve essere scambio tra un reparto e l'altro per evitare ogni forma di contagio.
Altresì vorremmo conoscere se è stata predisposta una centrale operativa del sistema, che consenta ai medici di gestire la circolazione dell'aria stanza per stanza. Raccomandiamo inoltre la possibilità di un'apertura delle finestre del San Luca, che come tutti sappiamo sono bloccate, per "garantire un ricambio naturale di aria e una sanificazione dell'ambiente volto a contenere i rischi del contagio" come riportato dalla circolare del Ministero della Salute.
E' inoltre opportuno implementare azioni di informazione mirata e chiara per sensibilizzare la popolazione con comunicazione equilibrata che punti a responsabilizzare tutti i cittadini e garantisca comportamenti idonei ad assicurare il contenimento della epidemia. Cogliamo l'occasione per ringraziare tutto il personale medico e infermieristico per l'impegno e la dedizione che sta dimostrando in questo momento di grave criticità sanitaria.