Fronteggiare la crisi economica post emergenza utilizzando i fondi destinati ai progetti che riguardano il quartiere di San Concordio – nello specifico Piazza coperta, Montagnola e Scuola nel parco – che, in seguito ad una serie di contestazioni, non sono ancora stati spesi. Questa l'idea lanciata dal Comitato per San Concordio e dall'associazione Amici del Porto.
"Siamo alle porte di una crisi economica terribile – spiegano – dovuta all'attuale emergenza sanitaria. Allora perché quei fondi che non sono ancora stati spesi nei tre progetti più contestati a S.Concordio (Piazza coperta, Montagnola e Scuola nel parco) non vengono destinati a quei settori dell'economia che oggi sono in ginocchio e
che domani potrebbero sparire per sempre?
Secondo il Comitato, infatti, in nome dell'emergenza si potrebbero varare provvedimenti inediti e straordinari: "in virtù di un decreto legge – continuano – il Comune e le imprese aggiudicatarie potrebbero rinunciare a quei lavori che non sono mai iniziati e che, anche se inizieranno, data la forte opposizione dei cittadini, probabilmente non saranno mai portati in fondo".
"Il nostro appello – sottolineano – si rivolge al comune, che potrebbe uscire con onore da una situazione spinosa e piena di incognite per la nostra irriducibile opposizione, ma anche ai parlamentari che si sono adoperati affinché i finanziamenti arrivassero a Lucca.
Quelli dei Quartieri Social sono tutti soldi pubblici che vengono dalle tasse degli italiani e, per questo – concludono – crediamo sia morale che oggi vadano là dove c'è più bisogno, e non in opere faraoniche, superflue, lesive dell'ambiente, mal accettate e contestate dai cittadini".