Se qualcuno si domandava come sia stato possibile che anche a Lucca il Coronavirus si sia diffuso negli ultimi giorni, bene, eccolo accontentato: ormai è chiaro. Il 21 febbraio (venerdì), all'interno di un ristorante della Piana, a Segromigno, in occasione di una cena cui hanno preso parte una cinquantina di persone tra imprenditori e uomini d'affari. Alcuni di essi avevano avuto rapporti con Milano da cui erano appena tornati. Tutto, a quanto pare, è cominciato quella sera. Infatti, negli ultimi giorni, alcuni dei partecipanti si sono sentiti male e hanno avuto febbre alta persistente. A quel punto la decisione di contattare le autorità sanitarie e, purtroppo, per qualcuno anche nelle ultime ore, la conferma di aver contratto il virus. E' scattato, allora, l'allarme, sia per i familiari sia per tutti coloro che hanno avuto a che fare con le persone rimaste contagiate. E' una corsa all'identificazione, mentre coloro che hanno preso parte alla serata di febbraio farebbero bene, si desume, a contattare il numero messo a disposizione dalle autorità e chiedere di essere sottoposti al controllo.
Ci sono alcune persone che, a quanto pare, sono rimaste a casa con la febbre evitando di uscire, ma che soltanto quando hanno chiesto l'intervento delle autorità sanitarie hanno scoperto di essere state contagiate.
Apprendiamo che la Aslè già in possesso di tutti i nomi dei partecipanti alla cena del 21 febbraio dopo che i primi contagiati hanno confermato i sospetti. E' la stessa Asl che chiama ognuno dei partecipanti e, poi, decide chi sottoporre al tampone.