Sono due casi sospetti di coronavirus in Toscana, un uomo fiorentino, in cura presso un ospedale del capoluogo di regione, e un uomo di Pescia, ricoverato al San Jacopo di Pistoia, nel reparto malattie infettive. Sono inoltre in corso riunioni tra amministrazione regionale, rappresentanti dei territori e protezione civile per approntare le misure necessarie per il fronteggiare l'emergenza.
Il paziente fiorentino è un 60enne rientrato da poco da un viaggio in oriente (non in Cina). Il caso avvenuto a Pescia è stato individuato in un 49enne che, per motivi di lavoro, era stato a Codogno. Una volta tornato l'uomo si era messo in quarantena volontaria presso la propria abitazione. Poi, visto che lo stato di malessere non passava, ha deciso di allertare i sanitari, che hanno optato per il suo trasferimento presso l"ospedale pistoiese. Si attende il risultato della seconda analisi da parte dell'istituto superiore della sanità per la piena ufficialità
"Non appena possibile, vi daremo - ha detto il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, - tutti gli aggiornamenti sui provvedimenti da adottare nel caso in cui dovesse arrivare la validazione dei casi dall' Istuto superiore di sanità. Per il momento vi chiedo di attenervi alle sole informazioni ufficiali che arriveranno".
Intanto si sta svolgendo una riunione in regione mentre oggi pomeriggio a Firenze vi sarà un incontro con tutti i soggetti competenti per la sanità e la protezione civile, oltre ai sindaci dei comuni toscani.
A Pistoia fuori dall'ospedale San Jacopo la protezione civile, come concordato ieri durante la riunione in prefettura e in base alle disposizioni della task force regionale, sta allestendo tende e gazebo per creare una zona di pre-triage fuori dal pronto soccorso come sta avvenendo fuori da quasi tutti gli ospedali toscani.
Coronavirus: primi due casi in Toscana, a Firenze e Pescia
Scritto da Redazione
Cronaca
25 Febbraio 2020
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