Paura all'interno del tribunale di Lucca per un caso di positività al Coronavirus nella sezione civile. Altri tre casi sospetti dei quali due sempre alla sezione civile e uno in un altro settore. Si tratta di donne.
Gli altri dipendenti del tribunale civile di Lucca in via Galli Tassi sono preoccupati e alcuni chiedono la messa in quarantena del tribunale per timore di contrarre il virus. Secondo quanto hanno raccontato, vengono forniti soltanto gel igienizzante e guanti mentre le mascherine sono portate da casa direttamente dal personale. Gli uffici del tribunale sono aperti solo per alcuni casi dalle 11 alle 12.
Il responsabile regionale del sindacato Unsa Giustizia Demetrio Anghelone si sta occupando specificamente della situazione in essere al tribunale di Lucca: "Sono al corrente della situazione perché si sta verificando a Lucca - e questo purtroppo in diversi tribunali e procure d'Italia - un, per nostro conto, ritardo nell'applicazione di quanto stabilito dal DPCM dell'11 marzo che, occupandosi dell'epidemia Coronavirus, già subito dava indicazioni di massima sulle azioni da intraprendere nell'immediato a tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini".
"A Lucca - continua Anghelone - sia in tribunale sia in procura, fino a tutt'oggi i dipendenti sono costretti a recarsi in ufficio in mancanza delle disposizioni indicate dal decreto ministeriale citato. La scorsa settimana io avevo già mandato, come modello per aiutarli, una copia dell'ordine di servizio della presidenza della Corte d'appello di Firenze così da poter adottare immediatamente gli stessi provvedimenti. Non sono stati predisposti dei presidi per i servizi essenziali così da permettere alla gente di stare a casa né, tantomeno, è stato disposto il lavoro agile per i dipendenti come le norme indicano. Domani mattina, appena esco di casa, manderò una diffida sia al presidente del tribunale di Lucca sia al procuratore della Repubblica di Lucca e per conoscenza al prefetto, con cui intimo ad applicare immediatamente le direttive in materia e a procedere alla immediata sanificazione dei locali del palazzo di giustizia di Lucca a causa della positività di una dipendente".
"Siamo estremamente arrabbiati - conclude il responsabile Unsa Giustizia - da questi ritardi di cui non capiamo i motivi data l'urgenza".